Lucia Fossi: “Cannes…che emozione”


foto di Rosario Scalia

È pronta a vestire i panni di Rossana nel Cyrano De Bergerac, in scena fino al 18 maggio al Teatro Verga di Catania, per la stagione dello Stabile. La incontriamo nei camerini, tra una prova e un cambio di scena.

Lo Stabile di Catania ripropone Cyrano De Bergerac. Una messa in scena diretta da Giuseppe Dipasquale con Angelo Tosto, David Coco come protagonisti. Lei interpreta la dolce Rossana.

“Sono molto felice della possibilità e della fiducia che mi è stata data da Giuseppe Dipasquale. Il debutto al Musco è stato un esperimento ben riuscito, che approda al Verga confermando, non con meno emozione, il successo del primo debutto di febbraio. Il romanzo è un capolavoro e non si può non sentire la responsabilità di interpretare un personaggio chiave come quello di Rossana. Questo è un testo al quale ci si accosta in punta di piedi e che si disvela pian piano, pagina dopo pagina. Ogni frase, anzi ogni parola dà la possibilità all’attore di aprire mondi intimi, nascosti, nel nostro caso giocati con la musicalità dell’intensa e vivace traduzione di Oreste Lionello. Rostand alla fine del 1800 inventa una donna forte, sicura di sé che tiene le fila del gioco dell’amore, che si “permette” di scegliere un uomo,  farsi avanti o rifiutarlo. Un’eroina emancipata, impensabile per l’epoca. Rossana non ha paura di affrontare un lungo viaggio e arrivare fin sul campo di battaglia. Un amore impossibile, che ha le sembianze di Cristiano e la mente di Cyrano.  Quest’eroina romantica e moderna  ama entrambi i protagonisti, ma non riesce ad amare i due uomini disgiunti. I primi giorni in cui leggevo il copione ero sorpresa e spiazzata per come  questa donna cambi in base al personaggio al quale si relaziona.  In una scena è sfrontata, sicure di sé ed ammaliatrice e subito dopo mi ritrovavo ad avere a che fare con una donna ingenua, dolce e di una profondità disarmante. Interpretare un personaggio così ricco e sfaccettato mi dà la possibilità di attraversare registri recitativi diversi dal brillante, al romantico fino al drammatico. Ho avuto, inoltre, la fortuna di avere accanto due attori straordinari come Angelo Tosto e David Coco, con i quali da subito si è creata un’ottima intesa, e con noi una splendida compagnia. Lavorare in un clima sereno è una cosa fondamentale per la buona riuscita di uno spettacolo”.

Con In più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso approderà a Cannes per la  Semaine de la Critique. Cosa si aspetta da quest’opportunità?

“Non mi aspetto nulla. Vivo il momento e in questo caso me lo godo. Sono molto felice di aver preso parte a questo progetto in cui ho creduto e che ho seguito fin dal primo momento. Quando lessi la sceneggiatura mi colpì tanto. Sono molto felice, soprattutto, per Sebastiano che ha rischiato, ha fatto scelte coraggiose ed è stato premiato proprio per il suo essere libero e tenace oltre che per l’indiscutibile qualità del suo lavoro. In questo caso vince il merito, il talento, l’onesta e questo mi riempie di gioia.  La mia è una piccola partecipazione, quella che nel linguaggio cinematografico si chiama figurazione speciale. Interpreto una prostituta. Ho girato nel quartiere di San Berillo, un’esperienza forte. La cosa più bella è stata la totale integrazione tra chi popola abitualmente quel quartiere e noi tutti, tecnici e attori. Questo film illuminerà i luoghi più bui della città”.

Si forma alla scuola d’arte drammatica Umberto Spadaro e nel frattempo si laurea in lettere moderne alla facoltà di lettere e filosofia al Monastero dei Benedettini a Catania. Come ha deciso di intraprendere la carriera d’attrice?

“Gli studi umanistici e l’interesse per il teatro fanno parte dello stesso percorso, perché sono la mia passione. Io credo molto nell’importanza della formazione. Lo studio e la curiosità rendono l’uomo libero e forte, in qualsiasi mestiere si voglia intraprendere. Prima di entrare alla scuola del Teatro Stabile avevo fatto già delle esperienze anche in palcoscenici importanti come il Teatro Greco di Siracusa ma sentivo il desiderio di fermarmi a studiare, di misurarmi con me stessa per poi ripartire con maggiore consapevolezza. E devo dire che la scuola dello Stabile è stata un’ottima palestra, che mi ha educato alla disciplina, al sacrificio e alla pazienza che sempre dovrebbero accompagnare la vita dell’attore”.

In 90BPM – 90 battiti per minuto, un film prodotto dalla Kore Pictures, interpreta l’impavida Chantal. Ci parla di questo particolare ruolo?

“In “90BPM”, per la regia di Filippo Arlotta, interpreto una donna sopra le righe, molto pericolosa, in cerca di riscatto per un torto subito. Mi sono molto divertita ad interpretare un personaggio così distante da me ed è stato bello lavorare a fianco di un bravo attore come Rosario Minardi”.

Il progetto “Alchimie d’Arte” ideato da Chiara Ponzo promuove e fa conoscere la nostra storia patria attraverso delle particolari visite guidate all’interno degli storici palazzi nobiliari di Catania. Grande successo per la realizzazione di Memorie Contese al palazzo del Toscano, in cui sono stati ironicamente “svelati”, ai numerosi ospiti, i segreti della classe nobiliare catanese.  Luca IaconoRamona PolizziLucia Portale, Francesco Russo e lei avete realizzato quest’ambizioso progetto già sperimentato in altre parti d’Italia. Ripeterete il tutto anche con altri palazzi storici e siti archeologici della nostra città?

“Assolutamente si.  Dopo il successo di pubblico ottenuto con “Memorie Contese” visita guidata e teatralizzata a Palazzo del Toscano, apriremo le porte di Palazzo Biscari.  Siamo un gruppo coeso, eravamo nello stesso corso alla scuola dello Stabile, e con Chiara Ponzo abbiamo trovato unità d’intenti. Usare la teatralizzazione a fine divulgativo è un ottimo modo di far conoscere la storia della città. Facciamo rivivere i personaggi delle antiche famiglie nobiliari all’interno dei luoghi in cui hanno vissuto facendo irruzione nelle grandi sale proprio mentre la guida sta spiegando l’architettura o la storia di quei luoghi, per il pubblico è ogni volta un’esperienza coinvolgente e interessante. Abbiamo avuto gruppi organizzati di ogni età e anche scuole, tutti hanno mostrato lo stesso interesse e apprezzamento. Era una scommessa, l’abbiamo vinta. Per noi questa è una grande soddisfazione”.

 

 

 

“Amo il teatro, è una cosa che non mi stanca mai. Ci sono molti ruoli che sogno di interpretare, dalla Figliastra dei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello a Masha ne “Le tre sorelle” di Checov. Ma anche il cinema è un bel viaggio tutto da esplorare”.

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