Alessandro Sofia scrive “Alcuni appunti prima di uccidere”


Al centro lo scrittore Alessandro Sofia
Al centro lo scrittore Alessandro Sofia

Alcuni appunti prima di uccidere è il titolo accattivante del libro d’esordio del giornalista catanese Alessandro Sofia. Pubblicato da Euno edizioni di Emilio Barbera, l’opera prima dell’autore, parteciperà al Salone del Libro di Roma che si svolgerà agli inizi di dicembre.

L’intervista ad Alessandro Sofia

Cosa significa questo per Alessandro Sofia?

“Il mio esordio tra i libri che saranno esposti a Roma, in quella che è considerata la più importante manifestazione riservata alla piccola e grande editoria italiana. Ho i brividi”.

Perché ha deciso di scrivere Alcuni appunti prima di uccidere?

Lo scrittore Alessandro Sofia durante la presentazione del libro.
Lo scrittore Alessandro Sofia durante la presentazione del libro.

“In realtà non l’ho deciso io. E’ stato il personaggio del mio libro che si è imposto, io ho subìto. Quando mi imponeva una sua riflessione, una sua emozione, una sua inquietudine o chissà cos’altro mi ritrovavo letteralmente costretto a scrivere, a mettere nero su bianco quelle parole che poi temevo di dimenticare. Così gli appunti sono stati scritti ovunque. Sono stati loro a farmi sapere che erano una storia, che erano la voce di un personaggio che voleva dire la sua. Un libro, insomma, che si è creato da solo attraverso me, senza alcun progetto di base, senza alcun ragionamento, una trama voluta, pensata”.

Se dovesse, comunque, proporre una trama, quale sarebbe?

“Qualcuno ha lottato all’interno di un appartamento abbandonato fra i vicoli di una città-prigione, di una città-arena. All’interno fogli sparsi ovunque. Ogni foglio, un giorno. Ogni foglio, uno scritto. Chi ha abitato quel caos? Cosa è accaduto? Il protagonista, proprio com’è successo a me durante la stesura del romanzo, parla in prima persona attraverso appunti che scrive quotidianamente su pagine strappate dove annota, a volte sussurra e altre grida, la sua angoscia.”

A chi si rivolge?

“Ad ogni singolo lettore. Il protagonista vive i nostri giorni, è immerso nella realtà. Un umano fra gli umani. In quanto tale si pone domande con la massima schiettezza, è un cacciatore disperato e determinato di risposte, per vivere, sopravvivere, ora furioso, ora malinconico, ora dolce, ora pessimista, ora ottimista. E’ un libro aperto, che permette al lettore di farlo suo, di metterci le mani dentro, frugarlo, analizzarlo, manipolarlo, indossarlo o rigettarlo come un peso che si è felici di scaricare sulle altre spalle“.

Si può definire Alcuni appunti prima di uccidere un’opera autobiografica?

“Se per autobiografico si intende che nasca da qualcosa di profondo all’interno di noi, dal vissuto, dalla percezione della realtà che ci circonda, sì. Ma i fatti narrati li ha vissuti il personaggio, io ho scritto sotto sua dettatura.”

 

 

 

 

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