Il mondo del gaming è sempre più ampio e variegato, capace di attrarre pubblici differenti con motivazioni altrettanto diverse. A dirlo sono anche le ultime ricerche sulle tendenze di mercato, che parlano di un coinvolgimento sempre maggiore anche delle giocatrici.
Tra gambling, videogiochi ed esport, il numero di donne e ragazzi che si dedicano a queste attività è in costante crescita e un universo che prima era considerato un dominio maschile adesso viene trasformato, cambiato, rinnovato.
Secondo i dati di Iidea, Italian Interactive Digital Entertainment Association, nel 2022 le videogiocatrici italiane erano più di 14, con età compresa tra i 6 e i 64 anni e un’età media di 29,8 anni. L’80,9% dei videogiocatori ha un’età maggiore di 18 anni, il 19,1% tra i 6 e i 17 anni mentre il 42% è donna.
Giocatrice del web: rinnovamento nel settore
Il cambiamento in atto è stato innescato anche grazie un rinnovamento del settore, pensato proprio per combaciare all’approccio delle giocatrici, spesso meno orientato alla pura competizione e all’azione frenetica e più interessato, invece, a narrazione, immersione e armonia visiva. L’esperienza di gioco, infatti, non è solo una sfida, ma viene vista dal pubblico femminile come opportunità di esplorare storie, mondi e atmosfere evocative. Secondo diversi studi, la fascia femminile tende a prediligere titoli capaci di raccontare, di generare emozioni e di offrire scenari suggestivi in cui sentirsi parte attiva. Una preferenza che si riflette in generi come le avventure narrative, i giochi di ruolo con trame ramificate, ma anche in prodotti apparentemente più semplici come puzzle game o simulazioni, che si distinguono per design accurato e storytelling coinvolgente.
Le giocatrice del web cercano richiami culturali
Un elemento cruciale nel successo del gaming tra il pubblico femminile è il legame transmediale: i videogiochi con forti richiami culturali, letterari o cinematografici riescono ad ampliare il fascino narrativo, creando continuità con altri mondi immaginari già noti e toccando nicchie di pubblico che non erano mai state raggiunte. Non sorprende, quindi, che titoli capaci di coniugare estetica e racconto diventino punti di riferimento per una platea femminile in crescita. L’ambientazione smette di essere un mero sfondo per diventare parte integrante della fruizione: un paesaggio suggestivo, un’atmosfera carica di simboli e dettagli, un intreccio di suoni e colori riescono a catturare più della semplice adrenalina. Così, il gaming diventa un linguaggio in cui esperienza estetica e narrazione si intrecciano, offrendo al pubblico la possibilità di vivere storie uniche, anche oltre lo schermo.
Le giocatrici del web cercano contenuti narrativi e immersivi
Un esempio di tutto questo ci arriva direttamente dal gambling, un settore per anni esclusivamente maschile ma che invece negli ultimi tempi si è aperto anche alla presenza delle donne, tanto come lavoratrici del settore quanto come fruitrici. Qui un caso emblematico di come narrazione e ambientazione possano attrarre giocatrici è rappresentato dalla celebre slot Sphinx, che si ispira all’immaginario dell’antico Egitto. Un gioco il cui successo è legato soprattutto alla capacità di evocare un mondo narrativo coerente e affascinante, attraverso piramidi dorate, sfingi maestose, geroglifici e simboli iconici che costruiscono un contesto che non si limita a intrattenere, ma che offre una vera e propria esperienza di viaggio culturale e simbolico.
Dietro ogni slot, dietro ogni videogioco, dietro ogni piattaforma di gaming, le giocatrici cercano contenuti narrativi e immersivi. Una ricerca che impone la crescita di tutto il comparto.





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