A Marie Louise Coleiro Preca va il Premio internazionale Virdimura


premio intenazionale Virdimura

Lunedì 11 giugno, alle 11, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si terrà la cerimonia di consegna della V edizione del premio internazionale Virdimura.

Quest’anno, alla presenza di autorità civili, militari e accademiche, dell’Ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier, della Console di Malta in Sicilia Chiara Cali e delle rappresentanze consolari di altri Paesi, il premio Virdimura sarà consegnato alla Presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, massima personalità istituzionale di un Paese vicino ed esempio di donna mediterranea attenta all’infanzia e al sociale.

Istituito dall’Associazione italiana neurodisabili Onlus e promosso dalla Società di Storia della Medicina, in collaborazione con l’Ordine dei Cavalieri e Dame di Pythias, rappresentato dal Supremo Gran Cancelliere Silvio Aliffi, il riconoscimento è dedicato alla “Dottoressa Virdimura”, catanese di origini ebraiche che il 7 novembre 1376 divenne la prima donna medico al mondo, conseguendo la laurea con un “esame di Stato” grazie alle leggi federiciane vigenti nel medioevo siciliano.

Il riconoscimento sarà consegnato dal rettore Francesco Basile insieme con la prof.ssa Cristina Tornali, Commissario regionale in Sicilia per l’Accademia di Arti Sanitarie, e con il prof. Adelfio Cardinale, vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità e presidente della Società Italiana di Storia della Medicina.

L’interesse per Virdimura è nato inizialmente da due docenti, Cristina Tornali e Ignazio Vecchio dell’Ateneo di Catania , sia per motivi storici che per la loro attività nell’ambito dell’Ain. Infatti, Virdimura nella sua laurea ebbe una specifica nota di merito, per la sua dedizione verso le donne, i poveri e i disabili.

Negli anni scorsi, il premio Virdimura è stato assegnato a noti personaggi della cultura e delle istituzioni, rispondenti ai requisiti di sensibilità e di umanità espressi da Virdimura, a testimonianza di un impegno per la Pace, contro i razzismi e l’antisemitismo e per la formazione umanistica ed umanizzante dei medici.

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