La nave ospedale Elpis è pronta ad accogliere volontari


nave ospedale elpis
Nella foto il dottor Giancarlo Ungaro e la dottoressa Rosalba Caizza , rispettivamente presidente e vice presidente dell'associazione nave ospedale elpis

La nave ospedale Elpis è pronta ad accogliere volontari. Dopo varie manifestazioni organizzate in varie città della Sicilia, i medici dell’associazione Elpis nave ospedale lanciano un appello ai possibili volontari per le imminenti missioni. Abbiamo intervistato la vicepresidente Rosalba Caizza.

 Quando partirà la nave ospedale Elpis? 

“E’ previsto che tra 1-2 mesi inizieremo un tour divulgativo e, ove necessario, operativo nel Mediterraneo. La partenza per il Madagascar, invece, è prevista intorno alla fine del mese di settembre”.

Quanto tempo la nave ospedale Elpis starà fuori?

“In Mediterraneo la nave sarà impegnata per il tempo necessario a soddisfare eventuali richieste operative.  La permanenza in Madagascar sarà di almeno un anno”.

Quanto impiegate per arrivare in Madagascar?

“Per arrivare in Madagascar, effettuando le soste che si renderanno necessarie, impiegheremo circa due mesi”.
Da chi sarà composto l’equipaggio?

“L’equipaggio sarà composto , per la gran parte, da volontari  e, ove necessario, verrà integrato da personale di ruolo”.

Cosa vi occorre per portare avanti questo progetto?

“Poiché la nostra iniziativa  è basata sul volontariato, ci occorrono risorse economiche e disponibilità di diverse figure professionali”.

Durante le due serata organizzate a Catania avete lanciato un appello per possibili volontari. Quali figure professionali fanno al caso vostro?

nave ospedale elpis
La nave ospedale Elpis

“Medici, infermieri, marinai ed altro personale tecnico di bordo”.

Che tipo di preparazione dovrebbero avere?

“Oltre la specifica preparazione professionale è necessario che chi  vuole partecipare come volontario alle nostre missioni manifesti motivazioni vere e  ferma volontà operativa a collaborare, al fine di contribuire, in qualsiasi modo,  alla buona riuscita dell’operato di tutto il team impegnato nella missione di cui farà parte”.

  Come si fa a diventare volontari per il vostro progetto?
“Per la partecipazione alle missioni è propedeutica l’iscrizione alla nostra Associazione, anche solo come socio ordinario;  inoltre chi è disposto a partecipare alle missioni dovrà far pervenire il proprio curriculum e dimostrare la propria volontà di collaborazione avvicinandosi , in qualche modo e secondo le proprie disponibilità, alla nostra Associazione,  partecipando fattivamente alla vita associativa  e alle iniziative che verranno intraprese”.

In occasione della conferenza stampa organizzata a Catania, erano presenti gli studenti dell’istituto nautico. La dirigente scolastica vi ha lanciato un invito proponendo stage per i suoi ragazzi. Quanto è fattibile?
“Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito della Preside nella convinzione che la forza e l’entusiasmo dei giovani  è linfa vitale per la nostra mission . A tal proposito, secondo il piano operativo previsto, nella prossima primavera , gli allievi potrebbero  partecipare a degli stage durante il tour che verrà fatto nel bacino del Mediterraneo”.

 Che tipo di collaborazioni si possono creare?

“Siamo disponibili a concretizzare la postulata collaborazione con l’Istituto Nautico mettendo a punto, col consenso e  la disponibilità della Preside dell’Istituto e dei suoi allievi, lo studio, la programmazione e la pianificazione  di periodi di tirocinio di navigazione ed il contestuale impegno dei partecipanti a sostenere l’opera degli altri volontari impegnati nelle missioni. Riteniamo , infatti, valida questa collaborazione  perché crediamo che questa particolare esperienza di vita potrebbe essere, per ognuno di  questi giovani, un momento significativo sul  quale  riflettere, oltre il primo entusiasmo,  ed avere consapevolezza  della  eventuale volontà di voler fare parte, in futuro, delle persone che credono e che  vogliono  dedicarsi  al volontariato  solidaristico”.

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