“Nomadie”: l’idea di un’archeologia del contemporaneo


“Nomadie nasce dalla volontà di affermare l’idea di un’archeologia del contemporaneo”. Questo l’intero senso della collettiva d’arte organizzata, ideata e curata da l’Associazione Culturale “Spazio Vitale”, all’interno di Etnafest consueto e atteso appuntamento estivo catanese con l’arte e la cultura ad ampio spettro. L’intera mostra cerca di interpretare, attraverso l’espressione artistica di giovani talenti ed importanti maestri dell’arte contemporanea, i sentimenti e le passioni di una società in continuo movimento, il cui moto giorno dopo giorno diventa sempre più esasperato.

 

“Nel rispetto delle diverse identità artistiche abbiamo voluto creare un dialogo tra i giovani e promettenti artisti dell’accademia e i dotti maestri dell’arte siciliana – spiega Antonio Vitale, coordinatore dell’evento insieme a Giuseppina Radice e Daniela Costa – in modo da creare una naturale osmosi tra la propria realtà artistica e gli eventi della quotidianità”. Ogni artista, nella propria visione del mondo, non riproduce tutti gli aspetti possibili della realtà ma solo ciò che è realmente pertinente al proprio immaginifico essere utilizzando gli spazi della metafora;  tra i tanti lavori, esposti negli locali della GAM, all’interno del centro fieristico Le Ciminiere, è emozionante, per le forti pennellate sicure e gli intensi colori utilizzati, che richiamano l’inconfondibile stile di Picasso, “Forze Arcane” di Natalia Criscione. “Esprimere se stessi e il quotidiano attraverso una propria creazione – racconta entusiasta la pittrice Criscione – è una possibilità che non deve essere negata a nessun uomo, poiché il dialogo e la cooperazione sono gli unici mezzi utili che abbiamo per affrontare le problematiche del quotidiano. Trovo interessante l’idea di poter offrire a giovani artisti l’opportunità di dialogare con acclarati maestri ed insieme poter capire come migliorare il proprio percorso e la propria crescita”.

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