Pino Cuttaia, due stelle Michelin e patron del ristorante La Madia di Licata, si racconta nel suo “Per le scale di Sicilia“, edito da Giunti. Ma è un modo di raccontarsi diverso: aneddoti personali amalgamati allo stile e sapore della sua cucina, grazie anche alle immagini scattate da Davide Dutto. Non mancano gli anni di vita dello chef che vede in questo testo la prefazione di Marco Bolasco, che segue la direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti.
Ieri Cuttaia ha presentato il suo testo a Catania, con un relatore inedito: il primo cittadino del comune etneo Enzo Bianco che ha definito il testo contenitore di “tre diversi libri: uno di ricette, uno di racconti ed uno di fotografia” e proprio la luce delle fotografie di Dutto, sono state esaltate dal sindaco per la veridicità di comprensione nel far capire da un’immagine la bontà delle ricette che racchiudono in se la profondità umana e la sicilianità.
Presenti anche l’editore Micaela Vissani, il giornalista Francesco Lauricella e il fotografo Davide Dutto e il presidente di 3Sun Andrea Cuomo grande estimatore di Cuttaia.
Pino Cuttaia in “Per le scale di Sicilia” racconta la terra in chiave gastronomica, attraverso i sapori e le sensazioni che questi trasmettono e che lui propone a Licata, piccolo paese davanti al Canale di Sicilia vicino al barocco ragusano e ai templi di Agrigento. La sua cucina è ricca di storia, cultura popolare e di ricordi d’infanzia, ma è allo stesso tempo innovatrice ed elegante come si evince dal testo.
Pino Cuttaia ha 43 anni e tre figli e forse anche per questo è sensibile verso chi ha delle problematiche. Di recente ha partecipato alla creazione del volume “Gluten Free d’autore, 12 chef 12 menu 100% senza glutine”, un lavoro editoriale
pensato e ideato da Monica Ranzi, mamma di un ragazzo celiaco, dove vi sono ricette e menu, a base di pietanze senza glutine ma gustose, cosa alle volte rara per chi soffre di celiachia, un’intolleranza permanente al glutine.
Da bambino ha lasciato la sua Sicilia per Torino dove ha lavorato in importanti ristoranti. Tornando nella sua Licata, con la moglie Loredana nel 2000 ha aperto La Madia ottenendo la prima stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009.
Lo chef stellato è anche supervisore per la trasformazione di un’azienda siciliana che produce pomodori (datterino, vesuviano, ciliegino, ramato classico). Lo chef aha creato dei prodotti esclusivi che nessuno ha in commercio e con ottimi risultati, come la passata di pomodori datterini freschi pronta all’uso (basta riscaldarla) senza nessuna aggiunta di zucchero, sale e olio. Perché la semplicità e la qualità danno gusto e salute.
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