Gli chef Carmelo Trentacosti e Giuseppe Costa celebrano l’alta cucina


Carmelo Trentacosti

Un sorprendente incontro di sapori. Un dialogo fra due chef uniti nel nome del gusto. Due modi di raccontare la stessa storia d’amore per l’alta cucina, attraverso un’esclusiva cena a quattro mani al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo. Lo chef di casa, Carmelo Trentacosti, del Cuvée du Jour, assieme allo chef Giuseppe Costa, stella Michelin de Il Bavaglino di Terrasini, si alterneranno nella preparazione dei piatti, cucinati e serviti con la loro personalissima ed innovativa visione.

La cena si svolgerà mercoledì 20 giugno alle ore 20:30 in un tavolo unico imperiale, per condividere le emozioni della raffinata cucina mediterranea.

CARMELO TRENTACOSTI

Un incontro e confronto di eccellenze per una serata ricca di gusto e convivialità. Un insieme di diverse esperienze in un menù realizzato ad hoc dai due chef e personaggi di grande carisma, che renderanno la cena un vero e proprio evento.

Carmelo Trentacosti

Siciliano di origine, anche se nato in un piccolissimo paese della Germania del nord, porta dentro di sé tutti i colori ed i sapori della sua terra. Carmelo Trentacosti, executive chef di Villa Igiea, è un talento che non passa cercamente inosservato.

GIUSEPPE COSTA

Unisce semplicità, rigore e rispetto della materia prima. Sempre attento alla cura dell’aspetto estetico nelle sue forme e colori. Da sette anni ha raggiunto grandi successi e numeri importanti al Grand Hotel Villa Igiea; l’apertura del ristorante gourmet Cuvée du Jour e l’incessante ricerca della perfezione.

Giuseppe Costa

Giuseppe Costa, classe 1982, di origini alcamesi, nei suoi piatti racconta l’amore per la Sicilia e i suoi frutti, non tralasciando le esperienze che lo hanno fatto crescere attraverso piccole contaminazioni suggerite dagli anni di gavetta su e giù per l’Italia. Amante delle rivisitazioni ma non degli stravolgimenti, resta fedele al suo credo: riscoprire e far conoscere i sapori perduti di una volta. La perizia nella ricerca della materia prima, non necessariamente a km zero ma di grande qualità, è alla base della sua cucina. Perché, come afferma lo chef: «È dalla materia prima di qualità che nascono piatti che restano nel cuore».

 

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