Ester Pantano: “La mia Penelope non aspetta più il suo Ulisse”


Luana Rondinelli riscrive la figura mitologica di Penelope dandole nuovi connotati. Sul palco del Castello Ursino di Catania va in scena dal 18 al 20 settembre 2023 la piece Penelope – L’odissea è fimmina, nell’ambito di Mediterrartè – Classico Contemporaneo, festival internazionale delle realtà artistiche del Mediterraneo, organizzato da Artelè.

Protagonista Ester Pantano, nel cast la stessa Luana Rondinelli che ne è regista, Giovanni Currò, Mauro Failla, Laura Giordani, Giovanna Mangiù (la voce fuori campo è di Luca Ward). “Il punto di vista di questo spettacolo è prettamente femminile” dice Ester Pantano.

L’intervista a Ester Pantano

Ci racconti il suo personaggio.

“Penelope compie un viaggio nel tempo. Al suo fianco l’ancella Melissa. Percorre un lungo flash-back dalle violenze del padre fino all’arrivo ad Itaca. Il mondo che la circonda non le appartiene e finalmente trova la forza di ribellarsi, inseguendo la libertà. In questo spettacolo c’è il risveglio di questo personaggio che non ha più voglia di aspettare un uomo che, in fondo, conosce appena. Penelope mette se stessa in primo piano e decide di muoversi e di partire con la voglia di ricominciare”.

Quanto c’è di antico e quanto di contemporaneo in questa piece?

“Riesce a coniugare perfettamente l’antico e il contemporaneo in un giusto mix. Il linguaggio scelto da Luana Rondinelli rompe il codice austero a cui siamo abituati, gioca con il dialetto e con la modernità”.

Quanto è necessario oggi uno spettacolo sulla libertà femminile?

“Assolutamente necessario. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, siamo veramente indietro. Viviamo in una società in cui un uomo deve ancora chiedere al suocero la mano della figlia come se lei non avesse la libertà di poter decidere da sé”.

Penelope a parte, sappiamo che sei stata impegnata in più set. Dove ti vedremo prossimamente?

“Il 25 settembre andrà in onda la terza stagione di Imma Tataranni e ancora una volta sarò nel cast e il 25 ottobre invece I Leoni di Sicilia, tratto dal romanzo di Stefania Auci, sulla saga familiare dei Florio”.

Che personaggio interpreti?

“Io sarò Giuseppina la capostipite che parte da Bagnara Calabra per Palermo dove inizia questa lunga e appassionante storia, da una piccola putìa. Quel set è stato per me particolarmente importante, sia dal punto di vista umano che professionale. Ho imparato tanto e mi sono immersa in un mondo antico in cui mi trovo a mio agio. Era un tempo senza fretta, che si prendeva i suoi tempi. Ed io penso davvero di essere una donna d’altri tempi”.

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