Un sentiero di Land art che sostituisce i rifiuti con opere d’arte


land art

Un percorso di land art ispirato alla Natura con 5 installazioni che, attraverso il potere salvifico dell’arte, andranno a sanare le cicatrici del bosco sostituendole alle tante micro discariche abusive.

Promosso da Fondazione CDP per sostenere iniziative capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori dove l’offerta è carente, in linea con la propria mission.

Il progetto è stato presentato nel bosco di pertinenza di Casa della Capinera (punto base dell’escursionismo del Parco dell’Etna, gestito da Chiarìa Aps, Consorzio Il Nodo e Sustanza impresa sociale).

Matre Terra prevede quindi la realizzazione, lungo il sentiero Natura Monte Cicirello, nel territorio di Trecastagni, di un percorso di land art nel territorio del Parco dell’Etna.

L’obiettivo è quello che i rifiuti verranno sostituiti con installazioni artistiche ispirate, appunto, al sacro della Natura.

Il progetto di land art, le dichiarazioni

«Quando guardo la natura violata da discariche e rifiuti mi chiedo: cosa ci ha allontanato così tanto dalla Natura, ci dice la presidente di Chiarìa, Chiara Trifilò, progettista di Matre Terra.

«Da queste riflessioni – continua – nasce Matre Terra, che porterà un’intera comunità a ritrovare il senso di appartenenza profonda con il proprio territorio.

Questo è, per noi, il significato di “ecosistema culturale”: un luogo simbolico e fisico dove:

  • arte,
  • partecipazione,
  • tutela dell’ambiente,
  • ecologia affettiva
  • e biodiversità umana

ci restituiranno il Senso del nostro rapporto con la Natura, con la nostra Madre. Un luogo che possa renderci più felici».

Matre Terra è uno dei 10 selezionati su ben 342 presentati per il bando Ecosistemi Culturali, lanciato da Fondazione CDP a luglio 2023.

L’obiettivo è quello di favorire iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico nei Comuni con meno di 100.000 abitanti.

Progetto land art, i partner

Partner di Chiarìa nel progetto, che durerà 18 mesi, sono:

  • Ente Parco dell’Etna,
  • Comune di Trecastagni,
  • Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’umanità,
  • ICS Ercole Patti di Trecastagni,
  • Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Catania,
  • Consorzio Il Nodo,
  • Cooperativa A Casa di Momo.

Le opere eco-compatibili  verranno realizzate in loco durante le residenze artistiche, selezionate da una giuria di esperti nell’ambito di un contest che verrà lanciato a breve.

Inoltre, il progetto prevede il coinvolgimento attivo del territorio e della cittadinanza tra volontari, scuole, ragazzi del circuito di giustizia minorile e minori stranieri non accompagnati.

 

 

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