Tosca presenta il suo tour “il suono della voce” a Enna, unica tappa siciliana


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La cantante Tosca

La grande musica italiana sbarca a Enna. Domenica 14 dicembre alle ore 21 la stagione del Teatro Garibaldi firmata da Mario Incudine e fortemente voluta dal Comune di Enna e l’Università Kore, ospiterà l’unica data siciliana del tour “Il suono della voce” di Tosca, in un live di teatro canzone tratto dall’omonimo album uscito lo scorso 30 settembre.

Con un inedito di Ivano Fossati, pensato appositamente per il talento vocale e interpretativo di Tosca, e un’eccezionale prima collaborazione Guinga-Fossati, Il Suono della Voce racconta il ritorno in studio di registrazione dell’attrice e cantante per fotografare lo “stato dell’arte” di un decennio di intensissima attività live. L’album è dunque un omaggio alla canzone, in tutte le sue infinite declinazioni, per raccontare la potenza della voce e dei suoni di buona parte del mondo: tiddish, portoghese, francese, rumeno, giapponese, libanese, senza trascurare la lingua madre che comunque domina la scena.

Il Suono della Voce racconta una sensibilità che tradisce gli anni di produttrice e interprete teatrale di Tosca, protagonista in tutti i teatri d’Italia con centinaia di repliche.

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Un momento del concerto di Tosca

Tiziana Tosca Donati, in arte semplicemente Tosca, è prima di tutto una donna che crede nell’artigianalità e conseguente indipendenza assoluta del lavoro d’artista. Di qui discese 10 anni fa la scelta, allora in totale controtendenza, di rinunciare a un importante contratto discografico per diventare imprenditrice, produttrice e impresario di se stessa nel solco della migliore tradizione teatrale italiana, profondamente legata all’idea di “bottega a conduzione famigliare”, progetto realizzatosi nel sodalizio artistico, imprenditoriale e sentimentale con il compagno, il regista e attore Massimo Venturiello che di questo live firma la regia.

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Il regista Massimo Venturiello e Tosca compagni sul palco e nella vita

Con decine di titoli importanti, incentrati sul tema della canzone teatro, l’impresario Tosca, finalmente libera produttrice di se stessa, ha vinto pienamente la sua scommessa: “Romana”, omaggio all’amica Gabriella Ferri, “Gastone”, “la Strada”, “Musicanti”, “Zoom Spartito Cinematografico”, “Il Borghese Gentiluomo”, “Sto’ Core Mio” sono solo alcuni fra i tanti lavori che, con continue riprese in tutt’Italia, le hanno portato un successo di pubblico concreto, reale, assolutamente non mediatico, un continuo contatto diretto e per certi versi anche famigliare con il pubblico italiano, quasi un porta a porta di vera ispirazione artigianale, proprio come Tosca voleva.

Da questa lunghissima e vincente esperienza sui palchi nasce l’album Il Suono della Voce, prodotto da Tosca e dalla violoncellista Giovanna Famulari in collaborazione con la Bubbez Orchestra, excursus antologico non solo delle potenzialità espressive della voce di Tosca, ma anche indagine sull’intramontabile forma canzone, nelle sue mille anime diversamente coltivate in tutto il mondo, in mille lingue con esiti diversissimi ma sempre di immediata comprensione. Ovviamente rientrare in studio dopo tanti anni di live è stata per Tosca una decisione molto pensata, così come frutto di infinite riflessioni è la scelta di ogni singolo brano, che rispecchia anche il desiderio di fotografare la versatilità espressiva raggiunta dall’artista. Ci sono certo scelte evidenti, come quella di interpretare la bellissima canzone regalata dall’amico di sempre Ivano Fossati, Il Suono della Voce (che dà anche il titolo all’album), e poi ci sono sorprese, come la collaborazione tra il chitarrista e compositore cult brasiliano Guinga e Ivano Fossati ne L’Annunciazione, che ha dato il via a un connubio artistico fra i due interpreti-autori scaturito dall’amicizia di Tosca come trait d’union.

Nell’album anche una preziosa collaborazione con Joe Barbieri che duetta con l’artista nella sua “Cicale e chimere”.

In tutto l’album c’è sempre un’idea di musica, profonda e radicata, che viene da lontano, sottolineata anche dalle partecipazioni strumentali di grandi musicisti  tra i quali lo stesso Guinga, Gabriele Mirabassi, Germano Mazzocchetti e il duo Anedda.

 

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