Gammazita propone Storie di cibo, viaggio e cambiamento


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L’associazione Gammazita, in piazza Federico di Svevia, continua instancabile, con le sue proposte culturali, tra musica, cibo, giocoleria e arte circense, laboratori, e tanti tanti libri, con la sua Piazza dei Libri, biblioteca urbana a cielo aperto. Libri a disposizione 24/24h e libri che grazie alla presentazione di chi li ha scritti, regalano momenti di scambio, di viaggi virtuali in posti e realtà vicini e lontani. Oggi 31 maggio è il turno di Simona Camporesi, Editor, Creative & SEO copywriter, ma soprattutto nomade digitale e viaggiatrice instancabile, che presenterà in maniera informale il suo libro, “Ricomincio da Chiang Mai” nel quale racconta i quindici mesi passati da nomade digitale tra Thailandia, Vietnam, Sicilia e Romagna. L’evento Mai Pen Rai – Storie di cibo, viaggi e cambiamento, sarà anche occasione per assaggiare piatti dai sapori lontani, grazie alla raw vegetal chef Giulia Pieri.

Impronte di vita, istantanee di viaggio assorbite attraverso gli occhi di una quarantenne che non ha mai smesso di cogliere il lato buffo dell’esistenza e di stupirsi di fronte alla bellezza di questo vecchio pazzo mondo” – così si presenta Simona ed è proprio questo che ci ha incoraggiato a volerne sapere di più, prima di andarla a conoscere personalmente. E quello che ci incuriosisce maggiormente della storia di Simona è il suo percorso da editor sedentaria a editor “nomade digitale”. Da scrittrice appassionata, Simona cura un blog e una sua pagina, ricca di spunti che ci fanno capire meglio di cosa stiamo parlando.  Racconta la sua storia, i suoi viaggi, i suoi lavori stabili in Italia, i licenziamenti e i periodi sempre più lunghi che decide di vivere in Australia, e poi in Thailandia, dove grazie a tanti lavori diversi, incontri, realtà comunitarie, scopre la possibilità di unire la sua passione per i viaggi alle sue abilità e competenze professionali di scrittura che ha acquisito e continua ad acquisire con uno studio continuo. Adesso del viaggio e dell’essere una nomade digitale ne ha fatto uno stile di vita. “Volevo maggiore libertà: di azione, tempo e spazio. E un luogo che mi consentisse di lavorare quel tanto necessario a mantenermi ma non a trasformare una passione in una routine che presto o tardi mi avrebbe tolto energia vitale. Volevo rimettermi uno zaino sulle spalle e vedere il mondo. Soprattutto, volevo tornare a scrivere.”  Questo è quello che racconta nel suo libro “Ricomincio da Chiang Mai”. La sua nuova vita ha inizio nel 2014 con un viaggio di sola andata per la Thailandia, per poi spostarsi in Vietnam, tornare per un po’ in Romagna, passando per la Sicilia. Simona lavora freelance su internet, e come scrive lei stessa, questi panni di nomade digitale le stanno permettendo di restare abbastanza a lungo in ogni luogo da poterne assorbire un pezzettino di anima, dando in cambio un pezzettino della sua. In attesa di andarla a conoscere personalmente, leggiamo sul suo sito cosa significa per lei essere diventata editor nomade digitale.

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