Il paese dei coppoloni: la presentazione del libro di Capossela ai Benedettini


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Vinicio Capossela

Sarà il celebre Monastero dei Benedettini di Catania ad ospitare la presentazione dell’ultimo libro di Vinicio Capossela, Il paese dei coppoloni, lunedì 16 novembre alle ore 17. Il poliedrico cantautore e musicista racconterà, per mezzo della sua opera, al pubblico dell’Auditorium De Carlo, i suoi ricordi d’infanzia, la terra dei suoi avi, la storia (con la s minuscola) di donne e uomini lontani dalla Storia, immortalati dai loro nomignoli, in un luogo dove “tutto era materia, lo spirito scappava” e dove si mescolano il noto e l’ignoto. Nel libro, edito dalla Feltrinelli e candidato al premio Strega 2015, non mancherà poi la musica, di sottofondo ma non troppo, e i musicanti: sposalizi, balli, serenate, lamenti funebri, la musica per uccidere il porco, quella per le rese dei conti. Capossela, che sarà inoltre intervistato dal prof. Sebastiano Vecchio, docente di Filosofia e Teoria dei linguaggi al Disum, ha scritto – secondo alcuni – un’opera in cui “la realtà è visibile solo dietro il velo deformante di un senso grandioso, epico, dell’umana esistenza, di un passato che torna a popolare di misteri e splendori l’opacità del nostro caos”.  Un raccontato di un cammino dove egli stesso si fa viandante e esploratore delle contrade di cui ha soltanto sentito parlare per misurarsi – timidamente e in maniera rispettosa – con il senso di appartenenza degli individui, anche quelli più improbabili. Questo confronto si rivela un arcaico e ancestrale patrimonio di saggezza, dignità e spirito di conservazione. Lo sguardo del narratore, alle prese con la memoria, con i miti e le leggende, quindi, è quello appassionato e acerbo del fanciullo alla scoperta delle proprie radici, e soprattutto alla riscoperta di una cultura contadina di cui l’Italia è rimasta orfana, a partire dal terribile terremoto del 1980, e monca di rappresentazioni nel presente, come “un vuoto colmo di voci”.

“E’ un libro fatto di sentieri – specifica lo stesso Capossela – e quando si seguono dei sentieri a volte ci si perde, ci si ritrova più avanti, si trovano delle indicazioni, spesso sono strade tortuose. La strada c’è ma segue i rilievi come quelle antiche e questo è il modo di raccontare che ho seguito”. L’incontro, promosso dal dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università e dalla rassegna Efestiade e dall’associazione culturale Gammazita, proseguirà a Piazza dei Libri dove si potrà acquistare il libro di Vinicio e scambiare qualche parola con l’autore, che sostiene e difende la biblio-emeroteca urbana di Piazza Federico di Svevia.

 

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