A Palazzo Reale di Palermo arte e mondo parallelo si fondono


palazzo reale di palermo

All’interno del Palazzo Reale di Palermo il futuro è ormai tangibile. L’arte e la storia rivivono grazie ad un nuovo spazio esperienziale che proietta il visitatore in una dimensione parallela.  Tecnologia e innovazione restano totalmente al servizio dell’arte per una più approfondita fruizione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale nel tempo.

Esposto il ritratto marmoreo originale di Ottaviano Augusto. Di volta in volta saranno esposti altri capolavori del patrimonio artistico.

I fruitori, inoltre, con “Quickscan” vengono interamente scansiti in sei secondi e ricevono subito via mail la propria identità digitale. Potranno persino far realizzare il proprio busto come fosse un’opera d’arte. Non è il metaverso applicato all’arte, ma ci siamo quasi.

Palazzo Reale di Palermo: rivoluzionato l’esperienza col visitatore

Si tratta di un ulteriore step progettuale nella gestione culturale di Palazzo Reale da parte della Fondazione Federico II che nell’ultimo quinquennio ha completamente rivoluzionato l’esperienza del visitatore con l’apertura al pubblico di nuovi spazi..

Grazie a “μετα” è possibile consegnare i capolavori dell’arte all’infinito, immuni al tempo, alle mutazioni climatiche, a guerre, terremoti, alluvioni, rendendoli fruibili ovunque l’uomo potrà insediarsi nel futuro. Protetti dalla memoria. Un tempo esistevano gli schizzi a mano libera, poi le prime fotografie e lo smartphone: tutti mezzi per fissare nella memoria l’immagine dell’opera d’arte. Oggi un nuovo sistema si affida alla tecnologia e all’innovazione per rendere i capolavori invincibili.

Entrando nella dimensione di “μετα” i visitatori possono rendersi conto di come l’innovazione applicata ai beni culturali sia un concetto  praticabile, entrando in simbiosi con le opere d’arte.

Il visitatore assiste al processo di smaterializzazione e materializzazione dei grandi capolavori d’arte dinanzi all’originale. Scopre anche come avviene la creazione dell’identità dell’opera, sarà infatti immerso nell’“Infinity room”. Può, inoltre, portare a casa il risultato di quel processo, ovvero le opere d’arte in materiali eco-sostenibili.

Palazzo Reale di Palermo. Due esempi eccezionali attendono il visitatore

  • il Giovinetto di Mozia in una “veste” pop, ecosostenibile, imponente, che introduce alla straordinaria riproduzione del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, sospeso come a librarsi in volo.
  • Il ritratto marmoreo originale di Ottaviano Augusto, che dopo 83 anni dal ritrovamento è rientrato nella sua Centuripe dopo essere stato custodito a lungo al Museo Paolo Orsi di Siracusa.

Sarà solo la prima di una lunga serie di opere d’arte che giungeranno dai musei di tutta la Sicilia e da collezioni private e pubbliche, alternandosi come “padroni di casa” nella μετα Experience.

 

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