Lorenzin e Costa a Giardini naxos: No alla cannabis


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Il ministro Lorenzin

No alla liberalizzazione della cannabis: questa la posizione forte e chiara, ribadita ai giovani dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e da Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, con delega alla Famiglia. I politici erano presenti questa mattina all’hotel Hilton di Giardini Naxos, dove si sono conclusi i lavori  della sesta edizione della Summer School, iniziata lo scorso venerdì. La scuola di formazione politica per giovani, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro presieduta da Maurizio Lupi, ha visto la partecipazione di oltre 200 ragazzi provenienti da tutta Italia. Tanti gli ospiti presenti nell’arco dei tre giorni, tra cui esponenti del mondo politico, istituzionale, giornalistico, e imprenditoriale.

Oggi 24 luglio è toccato ai due ministri trattare i delicati temi della famiglia, della cura e del welfare. Il ministro Costa si è concentrato sulle statistiche demografiche dei prossimi decenni per l’Europa e in particolare per l’Italia. “Gli scenari Eurostat per i prossimi decenni indicano che l’Unione europea, che al momento conta 508 milioni di abitanti,  – chiarisce –  nel 2080 arriverà a 520 milioni. Sempre nel 2080 l’Italia, invece, conterà 65 milioni di lorenzinabitanti. Neutralizzando la variabile dell’immigrazione, nel 2080 gli italiani saranno soltanto 39 milioni, mentre l’Unione europea perderà 100 milioni di abitanti. Inoltre, al netto della variabile migratoria nel 2080 l’età media degli italiani è destinata a salire a 53 anni, contando una percentuale del 35% degli ultrassessantacinquenni.” Ma a quanto pare quello  della natalità è un problema europeo, fatta eccezione per alcuni Paesi come la Francia e il Regno Unito. A questo proposito, Costa prosegue: “La vera spia della situazione sta nell’età media della mamme alla nascita del primo figlio. Negli anni 70 le donne italiane partorivano il primo figlio sotto i 25 anni, mentre oggi diventano mamme dopo i 30. Il tasso di fecondità dell’Italia è di 1,35 figli per donna, mentre la Francia è a quota 2 figli”. E conclude: “Per questi motivi, la risposta della Stato italiano a questi fenomeni risiede nella stabilità delle misure di aiuto alle giovani coppie e alle mamme. Occorre dire basta alle singole misure frammentarie, spesso sperimentali e contraddittorie che portano soltanto ad un aggravamento della situazione. La priorità odierna è l’adozione del Testo unico sulla famiglia. Ad esempio, sarebbero misure efficaci la creazione di asili nidi aziendali, proposta dal governo di centro-destra, e un supporto forte alle mamme under 30. “

Il successivo lungo intervento del ministro Lorenzin, invece, ha toccato diversi aspetti inerenti ai rapidi cambiamenti sociali e politici che interessano la società italiana: l’invecchiamento della popolazione e la grande sfida della cronicità; l’importanza della consapevolezza della fertilità (al femminile e al maschile); l’accesso alle nuove terapie oncologiche; le disparità di trattamento sanitario legate al luogo di residenza. Su quest’ultimo punto, la Lorenzin ha usato un tono perentorio, affermando: “È intollerabile che ancora oggi in un Paese civile come l’Italia esistano differenze legate ai trattamenti diversi in base alla città in cui ci si ammala o si invecchia”.

Infine, il ministro della Salute Lorenzin si è rivolto ai tantissimi giovani presenti, affrontando il tema delle dipendenze, in primis quello delle droghe. “Non possiamo parlare tanto dei giovani per poi abbandonarli. – ha dichiarato  – Purtroppo di recente l’eroina è tornata in Italia a basso costo e ci sono molti 16enni e 17enni nelle comunità di recupero. Ultimamente viene considerato normale fare uso di sostanze: è diventato normale prendere pillole per dimagrire, per potenziare i muscoli, per fare sesso, per concentrarsi, per essere felici. La marijuana e l’hashish presenti oggi sul mercato non hanno niente di salutare. È tutta roba assolutamente potenziata negli effetti psicotropi, ma diverse campagne degli ultimi 15 anni sono a favore della loro liberalizzazione. È stata fatta politica sulla cannabis. Ma come si fa a fare politica sugli adolescenti? Noi diciamo no – ha ripetuto più volte, appoggiata dal ministro Costa e da Maurizio Lupi –  e deve esse l’occasione per mettere al centro dell’agenda italiana la lotta alle dipendenze: alcol, droga e gioco patologico, che rappresentano vecchie e nuove piaghe della società.

 

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