Nasce in Sicilia una nuova strategia per l’energia.


Sicilia sempre più all’avanguardia nel campo della formazione nel settore energetico-ambientale. Grazie anche ad un finanziamento europeo per interventi in campo del risparmio energetico pari a 30 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana in favore dei 390 comuni isolani che hanno aderito al Patto dei sindaci. A darne notizia è stato il docente dell’Ateneo di Catania in Sistemi per l’energia e l’Ambiente e responsabile scientifico del Corso Apea Catania per Ege, Rosario Lanzafame, nel corso del  che si è tenuto oggi nell’aula magna del Rettorato sul tema “La nuova realtà energetica che nasce in Sicilia: un modello esportabile in altre Regioni”.

“Grazie a questi fondi utilizzabili fuori dal Patto di stabilità – ha spiegato Lanzafame – dobbiamo avviare quel processo di risparmio energetico che vede ancora oggi la Sicilia indietro rispetto al resto d’Europa nella redazione e sviluppo dei Piani di azione di energia sostenibile. Ma, come sostenuto anche da Pedro Ballesteros Torres, direttore generale dell’Energia per la Commissione europea, la Sicilia ha dimostrato nei fatti di poter sviluppare la cultura del risparmio energetico. Adesso dobbiamo coinvolgere i privati e soprattutto le pubbliche amministrazioni in questo processo” ha aggiunto il docente dell’Ateneo catanese con la relazione su “Il Caso Sicilia: un nuovo modello energetico sostenibile per le generazioni del III Millennio”.

E non a caso  sono stati consegnati gli attestati a venti giovani esperti siciliani in seguito alla qualifica-registrazione da parte dell’organismo di certificazione Know How Certification (KHC) nell’ambito del corso per “Esperto in Gestione per l’Energia” sulla base della norma Uni CEI 11339 realizzato da Apea Catania: Davide Caccamo, Fabrizio Campo, Giuliana Pelligra, Alberto La Manna, Stanislao Cavallaro, Francesca Gugliotta, Saverio Strano, Virginia Miccichè, Dario Maglitto, Giuseppe Patti, Giuseppe Pappalardo, Francesco Sabbia, Fabio Famoso, Pietro Monforte, Gaetano Ciancitto, Lorenzo Fichera, Claudia Accurso Tagano, Federico Barletta, Marta Elisa Cavalli e Salvatore Pagano.

“Il settore offre importanti prospettive di lavoro per i nostri giovani laureati – ha dichiarato il prorettore Alessandra Gentile – ed in quest’ottica dobbiamo migliorare l’offerta formativa ed inquadrare al meglio il concetto di flessibilità”. Sulla stessa linea anche il docente Giovanni Signorello, direttore del centro universitario Cutgana, il quale ha auspicato “un maggiore impegno di tutti i settori politico-economici per il contenimento delle emissioni entro il 2020 tramite la redazione dei Paes e lo sviluppo delle azioni seguenti”. “Attività che il Cutgana è disposto ad avviare prestando la propria collaborazione a tutti gli enti istituzionali” ha aggiunto Signorello.

Una linea sposata in pieno dalla Provincia di Catania rappresentata da Salvatore Raciti, il quale ha evidenziato “l’importanza della cultura dell’efficientamento energetico sia nel pubblico, sia nel privato” ed anche dal Comune di Catania con l’assessore con delega al Risparmio energetico, Luigi Bosco, che ha annunciato “l’impegno dell’amministrazione etnea a ridurre le emissioni di energia e di Co2 del 20% entro il 2020 tramite una corretta e concreta programmazione”.

A sostegno dello sviluppo delle politiche energetiche anche l’Ordine degli Ingegneri etneo con il presidente Santi Maria Cascone, il quale ha spiegato che a “giorni sarà sottoscritta una convenzione tra l’ordine e l’Ateneo di Catania per la realizzazione di tirocini formativi mirati allo sviluppo delle competenze del settore oltre alla promozione di sinergie tra le varie istituzioni”.

In chiusura l’ingegnere Angelo Freni, Manager of certification schemes Khc, Angelo Freni, si è soffermato su “La certificazione degli Ege come presupposto anticiclico in termini di generazione di posti di lavoro” evidenziando “il modello Sicilia che sarà presentato a Milano nel corso di una manifestazione di settore”.

 

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