Dacia Maraini ospite della Fidapa di Catania


La Fidapa di Catania ha dato vita alla tradizionale Cerimonia delle Candele 2014 organizzata dalla presidente Silvana Papa Bognanni, per il biennio 2013 – 2015. Invitata d’eccellenza la scrittrice Dacia Mariani.

Questo evento non è solo un momento di incontro fra le associate, ma è soprattutto un segno di speranza, così come condiviso dal sindaco Enzo Bianco, presente all’importante momento per le socie young e senior.

“Grazie alla Fidapa di Catania per quello che fa e continuerà a fare – ha affermato Bianco rivolgendosi alla platea – un ringraziamento particolare a Dacia Maraini qui presente e che da sempre seguo. Essere alla Cerimonia delle Candele è segno di speranza già nel nome. In questo momento la nostra città vive un periodo difficile con gli sbarchi e le tragedie dei loro protagonisti. Le candele rappresentano la Luce di cui abbiamo bisogno”.

Presente alla cerimonia anche Alessandro Casarsa, che dal settembre scorso è stato nominato comandante dei Carabinieri di Catania, sede prestigiosa per l’Arma. “I Carabinieri sono molto vicini ai cittadini e i risultati che ogni giorno raggiungono con il proprio lavoro ne sono la dimostrazione. Sono affascinato dal vostro cerimoniale e dalla vostra partecipazione a questo evento che per la Fidapa è sicuramente uno dei più importanti durante l’anno – ha dichiarato Casarsa – il ruolo delle donne è importantissimo e oggi averle anche all’inverno dell’Arma dei Carabinieri ci ha dato solo valore aggiunto. Sono certo che potremmo trovare una partnership fra il nostro lavoro su strada e negli uffici della caserma e la Fidapa, composta solo da donne e vicina al mondo femminile su più fronti e senza esclusione”.

Anna Maria Polimeni, vice prefetto vicario, ha sottolineato come “le donne sono elemento essenziale della società, e che con le loro diversità e caratteristiche possono renderla migliore” Inoltre, omaggiando la presenza di Dacia Maraini, e autrice del libro “Chiara d’Assisi, elogio della disobbedienza”, ha affermato di leggere ogni mattina la vita del santo del giorno, così da poter avere una guida e imparare da questi uomini e donne che hanno ricevuto la santità ognuno per un proprio talento.

Dacia Mariani studia i mistici da decenni e questo ultimo suo testo vuole essere un “libro intimo, provocatorio e di incontro tra lei scrittrice, che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realtà e Chiara, donna intelligente e volitiva a cui la parola è stata negata. Siamo due esseri con il bisogno di esprimere sempre la propria voce. Chiara si differenzia per abbracciare, nella solitudine di un’esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Una disobbedienza di Chiara, nell’’epoca declinata al maschile. Perché, ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee. Chiara è una creatura felice che ha saputo dare vita a un linguaggio rivoluzionario e superare le regole del suo tempo per seguirne una, la sua voce”.

La Cerimonia si è conclusa con l’inserimento delle nuove socie, l’intervento di Eugenia Bono, presidente della Fondazione Fidapa e l’accensione delle candele e con la preghiera della FidapaAllontanare da noi ogni meschinità, Tradurre in azione i nostri propositi essere generose nel pensare e nell’agire con lealtà e coraggio. Superare egoismo, falsità e pregiudizi. Non giudicare avventatamente per andare incontro agli altri a viso aperto ma accettare le nostre diversità e lottare per gli ideali comuni”.

 

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