A Siracusa arriva la chirurgia robotica mininvasiva


Un’altra iniziativa dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa ridurrà in tempi brevi le costose trasferte fuori sede verso strutture in altre località della Sicilia o d’oltre Stretto. La chirurgia mininvasiva robotica, infatti,  si appresta a raggiungere i pazienti della provincia di Siracusa che per problematiche urologiche, ginecologiche e chirurgiche di natura oncologica sino ad oggi sono stati costretti a rivolgersi a strutture esterne, con  notevoli disagi e aumento dei costi.

Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia ha avviato il percorso che porterà la sanità siracusana ad utilizzare anche questa   metodologia innovativa e ultra specialistica.  I direttori delle Unità operative di Chirurgia, Ginecologia ed Urologia dei presidi ospedalieri siracusani hanno partecipato ad una riunione operativa, premessa per creare, inizialmente con una struttura sanitaria di Catania, un rapporto di collaborazione destinato agli utenti della provincia di Siracusa gratuitamente, quindi con normale rimborso regionale a mezzo DRG, per offrire appunto prestazioni di chirurgia robotica.

 

“All’interno di tale struttura – ha spiegato il commissario straordinario Mario Zappia – è installato il sistema chirurgico robotico “Da Vinci” e vi operano chirurghi altamente specializzati e professionali e con specifica esperienza negli interventi effettuati con tale metodica chirurgica. Gli interventi saranno effettuati dai chirurghi della struttura su pazienti della provincia di Siracusa che verranno reclutati, pertanto, dai chirurghi degli ospedali appartenenti all’Azienda. Tutto ciò, soprattutto – ha sottolineato Zappia – al fine di potere addestrare in tale disciplina alcuni dei chirurghi siracusani che parteciperebbero agli interventi in modo da potere tra qualche anno essere pronti per l’acquisto di una apparecchiatura robotica da installare negli ospedali siracusani, con particolare riferimento anche all’ospedale Muscatello di Augusta, che si appresta a diventare polo oncologico di eccellenza, e avere al tempo stesso personale chirurgico già formato.

Dai chirurghi è emerso parere favorevole unanime. Inoltreremo a questo punto all’Assessorato regionale della Salute richiesta di autorizzazione per l’avvio a Siracusa di questa importante iniziativa. Da una valutazione dei dati epidemiologici relativi al territorio siracusano risulta una elevata casistica di utenti che si rivolgono a strutture fuori provincia e anche fuori regione che utilizzano metodiche innovative e ultra specialistiche, con particolare riferimento agli interventi effettuati con la metodica della chirurgia mininvasiva. Tale sistema avanzato – ha concluso  il commissario straordinario – riveste una particolare importanza soprattutto per la chirurgia urologica che registra nella nostra Azienda una mobilità passiva di circa 700 mila euro l’anno in particolare per le patologie della prostata dove tale metodica garantirebbe minore incidenza di impotenza, effetto collaterale molto temuto”.

 

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