Telethon: a Catania la convention annuale


Parte da Catania la promessa di cura delle malattie genetiche rare attraverso il finanziamento di ricerca biomedica eccellente, che si rinnova ogni anno grazie alla fondazione Telethon. Il capoluogo etneo i prossimi 3, 4 e 5 ottobre, ospita infatti l’annuale Convention, la rete dei volontari della fondazione benefica presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, per fare il punto sui risultati di raccolta fondi ottenuti finora ed elaborare le strategie future.

Catania, forte di un coordinamento provinciale tra i più attivi in Italia, è stata scelta per accogliere il momento più importante dell’anno per una rete di volontari in continua crescita. Aprirà i lavori il vicepresidente della Fondazione Telethon, Omero Toso. Saranno inoltre presenti  il direttore della raccolta fondi Alessandro Betti, il  responsabile nazionale dei Coordinamenti e dunque della rete territoriale Luca Battocchio, il direttore generale della Fondazione, Francesca Pasinelli. Si tratta di una tre giorni fitta di impegni che si chiuderanno, il 3 con il concerto dei Samarcanda, il 4 con la partecipazione al gran galà al Teatro Massimo, e il 5 con la visita di Acireale. La città ospita già da tre anni la Walk of Life, corsa non competitiva che ha fatto registrare numeri record di anno in anno (9mila iscritti lo scorso maggio) e punta a raggiungere, grazie al lavoro del dottor Maurizio Gibilaro e del suo staff, obiettivi di raccolta fondi impensabili soltanto fino a pochi anni fa (oltre 50mila euro). Non tutti sanno che Telethon non è solo Maratona tv, ma dispone di una rete di volontari in tutto il territorio nazionale, capace di sfiorare il migliaio di eventi di raccolta fondi ogni anno. L’appuntamento a Catania è dunque per i responsabili provinciali di tutta Italia e i loro staff. “Per la Fondazione è un momento speciale, di incontro e di saluto, ma anche strategicamente molto importante – ha commentato Luca Battocchio, responsabile nazionale dei coordinamenti Telethon – siamo davvero orgogliosi di quanto fanno i nostri volontari, tutti professionisti che hanno il loro lavoro, spesso molto impegnativo, ma decidono di spendere gran parte della loro vita per dare una speranza di cura a chi è affetto da patologie trascurate dagli investimenti pubblici e privati. Telethon esiste per fare in modo che nessuno sia escluso da una concreta speranza di cura, e i nostri volontari sono la massima espressione di un impegno gratuito e professionale in questo senso”.

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