Colpo della strega e sciatica: che fare?


sciatica

La salute di tutto il nostro organismo dipende dal corretto allineamento della nostra colonna vertebrale, considerata nella cultura orientale l’albero della vita : ma spesso ci troviamo a soffrire di disturbi acuti e cronici quali il colpo della strega e la sciatica.

Il colpo della strega è un episodio  traumatico di lombalgia acuta che si manifesta con  un dolore lancinante, improvviso che blocca il corpo, ed è per questo che si tende a rimanere immobili fino a ricercare un punto di appoggio, come una sedia o un letto e  lentamente riuscire a sdraiarsi aspettando che lentamente i muscoli contratti si possano distendere fino alla ripresa dei movimenti.

La sciatica invece è un dolore che si irradia lateralmente da un lato della lombare , coinvolge il  gluteo, la parte posteriore della coscia, il polpaccio fino al piede e dipende da un infiammazione del nervo sciatico che origina nel plesso sacrale. Le cause di queste infiammazioni sono molteplici, in quanto lo sciatica è  il sintomo di un problema più vasto quale cattiva postura  , vita troppo sedentaria, degenerazione dei dischi invertebrali, ernia al disco, , sindrome del piriforme, tensione muscolare  ed anche in  gravidanza,  con l’aumento del peso la donna può sperimentare episodi di  sciatica.

COSA FARE?

colpo-di-stregaIl riposo a letto, un tempo consigliato  per questi disturbi, oggi si rivela più dannoso che benefico, naturalmente bisogna evitare sforzi eccessivi e attività prolungate, ma tenersi attivi, alternando movimento dolce e riposo ci aiuterà a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, eliminando le tossine accumulate. Lo yoga può dare ottimi benefici per questa tipologia di   dolori  , con posture di stretching che ci permetteranno di  allungare la colonna, dando più spazio alle vertebre . La nostra schiena diventerà più flessibile e  forte e ciò è molto utile per prevenire gli episodi acuti.

Prima di passare alla descrizione delle posizioni è necessario fare delle raccomandazioni

pavanamuktasana
pavanamuktasana

1) Non forzare la posizione soprattutto le posizioni in stiramento: fermarsi prima di sentire qualsiasi dolore, se stiriamo troppo le fibre  muscolari potrebbero  strapparsi, e a lungo andare esse finiranno per accorciarsi.

2) Non bloccare la respirazione, spesso senza accorgercene, eseguiamo le posture in una sorta di apnea, niente di più errato, il respiro deve essere fluido lungo e rilassato, quanto più possibile regolare.

3) Una volta arrivati al proprio limite, non molleggiare, è nocivo fare dei movimenti a scatto per arrivare per esempio a toccarsi le caviglie, soprattutto se tendini e muscoli sono rigidi, molto meglio addirittura fermarsi ancor prima del proprio limite e rilassarsi per almeno 5 respiri nella postura statica.

 

Prendiamo quindi il nostro tappetino yoga, stendiamolo in un posto tranquillo della nostra casa e iniziamo la pratica.

 

PAVANA MUKTASANA

jathara parivartanasana
jathara parivartanasana

Supini , allunghiamo a terra tutto il corpo facendo dei lunghi respiri. Pieghiamo le ginocchia al petto e abbracciamole con le mani, sentiremo immediatamente la colonna distendersi e rilassarsi. Rimaniamo nelle posizione per 5 lunghi respiri o più, continuando a respirare con l’addome.

JATARA PARIVARTASANA

paschimottanasana
paschimottanasana

Sempre distesi a pancia in su, braccia aperte sulla stessa linea delle spalle, solleviamo la gamba destra verso l’alto inspirando, espirando facciamo la torsione , portando la gamba destra verso sinistra, cercando di stenderla senza forzare.Manteniamo la postura

per 5 lunghi respiri e poi ripetiamo dall’altro lato.

PACHIMOTTANASANA

Seduti a terra con le gambe distese davanti a noi, inspiriamo allungando le braccia verso l’alto, formando un angolo retto con busto e gambe, espirando ci flettiamo in avanti cercando di afferrare le caviglie con le mani. Rimaniamo nella postura per 5 lunghi respiri, poi ritorniamo seduti con il busto dritto.

Ripetiamo questa sequenza anche più volte al giorno  se possibile, noteremo subito dei miglioramenti e la nostra schiena ci ringrazierà

Articolo di Lori Arcidiacono

 

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