Il nuovo volto della Camparìa di Favignana, l’ex tonnara dei Florio 


favignana

La Sicilia è un territorio in cui nel corso della storia si sono susseguite svariate culture e tradizioni, e non tutti sanno che l’isola di Favignana, oggi una delle maggiori attrazioni turistiche del paese, un tempo era un punto di riferimento indiscusso per quanto riguarda la mattanza, la pesca del tonno rosso molto diffusa in passato in Sicilia. Qui sorgevano imponenti stabilimenti dedicati alla lavorazione del tonno e, dopo decenni di abbandono, questi locali sono stati restaurati e ad oggi ospitano tante attività che aggiungono valore alla splendida Favignana. Andiamo a ripercorrere le tappe del progetto di riqualificazione della Camparìa, l’ex tonnara che ad oggi si presenta con un volto totalmente nuovo.

Favignana. Il progetto dell’imprenditore Fabio Tagliavia 

Fabio Tagliavia è un imprenditore palermitano che, dopo la laurea in Architettura Navale e Ingegneria Meccanica all’Università di Genova, si è affermato come figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano per quanto concerne il settore navale. Un’esperienza trentennale nello shipping lo qualifica come una delle più autorevoli presenze in quest’ambito, come confermano gli oltre 300 progetti di navi che Tagliavia ha diretto in diversi paesi del mondo.

In Italia, l’imprenditore ha collaborato con lo studio RuffinoAssociati dedicandosi a opere di riqualificazione in Sicilia, specialmente nei territori di Favignana e Trapani. Molte aree dismesse sono state trasformate in nuovi spazi dedicati ad attività ricettive. Ma il progetto più ambizioso diretto da Tagliavia è senza dubbio quello del restauro dell’ex tonnara di Favignana, della quale presentiamo la storia nelle righe seguenti.

Camparìa, la tonnara di Favignana

Camparìa perché per molti anni la tonnara dava da campare agli abitanti dell’isola, che dall’attività della mattanza traevano sostentamento. A fine Ottocento Ignazio Florio, celebre esponente di una delle più ricche famiglie dell’epoca, acquistò la tonnara e i diritti di pesca e si occupò della realizzazione dello stabilimento per la conservazione del tonno, con il supporto dell’architetto Giuseppe Almeyda. In breve tempo il mercato del tonno rosso diede un nuovo impulso commerciale a Favignana, e gran parte degli abitanti dell’isola erano in mare aperto o negli stabilimenti svolgendo le mansioni più diverse. D’estate si pescava e d’inverno ci si occupava della manutenzione delle reti e del rimessaggio delle barche, l’identità di Favignana prese una forma definita in quest’epoca, legandosi inevitabilmente all’attività della mattanza.

Favignana. Il restauro della proprietà

Quando la tonnara smise di esercitare le sue funzioni, rimase abbandonata per diverso tempo, fin quando il progetto di Tagliavia non propose di restituire a questo luogo storico la sua identità. L’opera di riqualificazione si è svolta all’insegna del restauro conservativo: forme e materiali sono rimasti gli stessi, piuttosto che stravolgere gli edifici si è preferito procedere al loro recupero e alla loro valorizzazione. Il risultato è che oggi la proprietà di Camparìa appare un luogo in cui passato e presente dialogano in un’armonia sorprendente.

I nuovi spazi della Camparìa

Il lounge bar è forse il luogo più suggestivo dell’intera proprietà, dove si può osservare un panorama mozzafiato in una lounge dal design particolarissimo: creazioni e complementi d’arredo nati dal recupero di pezzi abbandonati impreziosiscono l’ambiente che mantiene comunque un taglio estremamente moderno.

Nella bottega è possibile acquistare ricordi, articoli d’artigianato, capi d’abbigliamento e volumi dedicati a Favignana, è poi presente un’enoteca che offre un’ampia selezione di vini naturali. Infine, lo spazio eventi vasto e multifunzionale, il luogo ideale per ospitare spettacoli, mostre, concerti e ogni tipo di evento.

Favignana. Il museo

Tra i nuovi spazi nati dal restauro della Camparìa merita uno spazio a parte il nuovo polo museale multifunzionale, particolarmente significativo a livello culturale. La comunità di Favignana ha fondato la propria identità sulla pratica della mattanza e si tratta di un patrimonio storico di vitale importanza, che rischia di andare perso senza spazi dedicati alla sua valorizzazione. Ecco perché dall’estate 2022 sarà attivo uno spazio museale dove accedere ai percorsi della memoria di Favignana: opere multimediali e reperti unici consentiranno di rivivere la storia di questa meravigliosa isola immergendosi nell’atmosfera che un tempo si respirava all’interno dei locali della Camparìa. Pezzi antichi come la barca del Rais o gli strumenti impiegati per la pesca del tonno a bordo delle muciare impreziosiranno il materiale a disposizione e restituiranno il patrimonio culturale di Favignana attraverso foto, video e immagini. In questo modo, la riqualificazione della Camparìa diventa molto più di un restauro: si tratta di una vera e propria missione per restituire a Favignana un tassello fondamentale della propria identità.

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