Paola Maugeri racconta la sua vita a “impatto zero”


“Nel 2012 ricorrono i miei trent’anni senza una bistecca: dovrei dare una festa, non vi pare?”. Scherza, ma non troppo, Paola Maugeri, volto noto di MTV e conduttrice radiofonica fra le più amate. Di fronte al pubblico della libreria Feltrinelli di Catania, intervenuto per la presentazione del suo libro “La mia vita a impatto zero”, la vj di origine catanese racconta con passione le sue convinzioni vegetariane e ambientaliste, che l’hanno portata a rimodellare la sua esistenza all’insegna dell’ecologia. Pungolata dalle domande della collega Roberta Lunghi, dice di essere diventata così per reazione, sin da quando, da ragazzina, vedeva cumuli di rifiuti ammassati disordinatamente per le strade, e già pensava si dovesse fare qualcosa per cambiare. Il suo stile “bio” vale per tutto, dall’alimentazione “a km zero” alle pulizie di casa “fatte rigorosamente con limone, aceto e bicarbonato”.

La sua rinuncia alla carne non è una moda, ma una necessità consapevole, maturata anche “dopo aver visto come funzionano davvero gli allevamenti, anche quelli più illuminati, dove gli animali sono comunque indotti a produrre molto più di quello che potrebbero fare naturalmente”. Nel suo libro la Maugeri illustra un esperimento durato un anno e vissuto a Milano insieme alla famiglia, completamente “a impatto zero”. Niente gas e luce, niente auto, frutta e verdura coltivate nel proprio orto e una compostiera per i rifiuti. Un esperimento duro, ma che per lei “non è stato una rinuncia, perché l’ho fatto con convinzione”, ripreso anche dalle telecamere tv nel programma di Raitre “E se domani”.

Il suo è un grido d’allarme contro lo sfruttamento incondizionato delle risorse planetarie, e contro il consumismo sfrenato, che ci porta “a comprare cose di cui non abbiamo bisogno, con soldi che spesso neanche abbiamo, per piacere a gente di cui in fondo poco ci importa”.

“Io non voglio convertire nessuno – precisa la vj catanese – solo invitare tutti a diventare consumatori consapevoli, a chiederci cosa mangiamo e cosa compriamo. Se solo leggessimo meglio le etichette di tanti prodotti, dagli alimenti alle creme di bellezza, resteremmo inorriditi da tutti i veleni che contengono”.

In questo percorso di cambiamento, paradossalmente, la crisi economica che stiamo vivendo può esserci di aiuto, costringendoci ad una dimensione meno consumistica. “No al superfluo, sì al necessario”, conclude la Maugeri. “Il che non vale solo a livello materiale, ma anche emotivo, imparando a tagliare i rami secchi della propria vita e a concentrarsi sulla ricchezza interiore”.

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