La stanza dei Fiori Gialli, un corso di scrittura diventa antidoto al malessere


scrittura
Le autrici de La stanza dei fiori gialli

Ansia, gioia, dolore, creano talvolta un groppo nell’anima, quasi un nodo in districabile che appesantisce l’esistenza. Un laboratorio di  scrittura creativa diventa un antidoto al malessere ,un luogo non luogo dove è possibile far affiorare quanto è latente, dar libero sfogo a quanto è represso e nel fluire delle parole che sgorgano libere dal cuore, trovare una chiave di lettura della propria esistenza. In tale clima matura inoltre una forte solidarietà ,in questo caso tra donne, che consente a tutte di sentirsi più forti e capaci di meglio affrontare la quotidianità. Un gruppo di donne s’incontra e si racconta e viene fuori una polifonia “scrittoria”di grande fascino. Annalisa, Annamaria, Antonia, Cristina, Doriana, Elvira, Giusi, Rosalba mostrano dei flashback della loro vita facebook_1451558772580senza inibizioni e infingimenti: diventano “Le Ragazze Dei Fiori Gialli (…E Non Erano Girasoli) Antescriptum , Messina 2015 pg. 104”. Sapiente coordinatrice editoriale Daniela Orlando che sa come avviare questo intreccio di voci, di stili, di realtà diverse e condurlo fino a dar luogo a un prodotto unico ma non univoco. Come in un coro, le voci si armonizzano ma basta fare solo un po’ d’attenzione  per individuarne le diverse tonalità. Otto donne solidali, otto donne che mettono a nudo ,con diversa intensità e tono , le loro passioni, le loro frustrazioni, le loro ansie, i loro sogni. Le forme di scrittura sono eterogenee ,dalla filastrocca al racconto, dalla prosa ritmica alla poesia. Queste donne ,ancora giovani, formano una sorta di ghirlanda , sono tutte fiori gialli, fiori incolti che nascono umili e timidi  nei prati . Ci sono subito simpatiche, innocenti e sincere come sono e diventiamo loro amiche. Forse proprio in questo consiste la magia del libro : nel far nascere una solidarietà collaborativa tra le donne. Siamo donne, confidiamoci, confessiamoci e affrontiamo la realtà con la forza che ci deriva dall’incrociarsi delle nostre mani. Immagino le “Ragazze” allacciate in un girotondo vorticoso, in cui le sembianze si confondono , ma io le riesco a distinguere : Antonia, la saggia, la razionale che sogna di approdare all’arte; Cristina,la poetessa che dà voce ai palpiti del suo cuore; Doriana , in bilico tra un passato animato da figure importanti e un presente carico di ansie e di riscatti; Elvira , creativa e ironica, voce guida delle novelle “scrittoresse”; Giusi, sommessa e riservata, che ha trovato nel foglio una valvola di sfogo delle proprie emozioni; Rosalba ,romantica e sognatrice, profondamente consapevole del tempo che passa e della necessità di far presto; Annalisa, riflessiva e attenta, capace di sviscerare il passato per riconquistare la felicità perduta; Annamaria, concreta, attaccata al presente, consapevole che non bisogna illudersi ma afferrarsi all’attimo fuggente. Sono con loro in questo carosello, mi hanno cooptata e divengo interprete e messaggera delle loro parole.

 

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