Opere su carta ,la collezione privata di Francesco Rovella


 

E’ stata inaugurata alla galleria Carta Bianca fine arts la mostra delle opere su carta della collezione privata di Francesco Rovella.Si tratta di cinquantatre opere, per quarantacinque artisti,  raccolte sin dai primi anni Ottanta, quando il gallerista lavorava come apprendista nella sede storica dell’Arte club di Virgilio Anastasi in piazza Grenoble, sino ai giorni d’oggi.

Nella collezione figurano disegni a matita, pastelli, acquarelli, olii su carta, e qualche preziosa incisione.Tra gli autori, con opere che vanno dagli anni Trenta sino al 2013, troviamo artisti internazionali come Pierre Alechinsky, Francis Bacon, Marc Chagal, Jean Cocteau, Hisiao Chin, Nereida Garcia Ferraz e Andy Warhol.

Tra gli italiani, nomi che hanno segnato la storia dell’arte nel nostro paese come Carla Accardi, Ugo Attardi, Afro Basaldella, Antonio Bueno, Felice Casorati, Antonio Corpora, 

Giulio D’Anna, Carlo Levi, Titina Maselli, Mimmo Paladino e Giuseppe Santomaso. Nella collezione non mancano di certo le opere di artisti contemporanei come Omar Galliani, 

Marcello Lo Giudice, Alberto Parres, Marco Nereo Rotelli oltre naturalmente a quelle dei siciliani che fanno parte della scuderia della galleria Carta Bianca.

Ogni acquisizione alla collezione verrà raccontata narrando in sintesi la storia di quell’opera e le diverse dediche che gli artisti hanno redatto a tergo dei loro lavori.

Le opere sono offerte al pubblico ai prezzi di mercato che in questo periodo sono indiscutibilmente bassi.

Si è cercato comunque di non alterare la stima con il valore affettivo, tendenza questa comune a tutti i collezionisti e ben comprensibile.

Si tratta dunque di una mostra per un pubblico raffinato, per collezionisti colti, per amanti dell’arte e della sua storia, per persone che comunque hanno un’anima per guardare.

Insomma, in un momento di estrema crisi (anche di identità e radici), una attenzione rivolta verso la cultura delle arti visive attraverso la delicatezza delle carte, 

a volte “esercizi della mano” di rara bellezza.

Come sempre, poco spazio a chi pensa ai vernissage come occasione di vacua mondanità.

 La mostra sarà visitabile fino al 7 marzo.

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