Buio. Suoni. Musica. Cinque, dieci minuti. Chi lo sa? Davanti agli occhi solo nero. Senti. Ascolti. Un cono di luce illumina Daniele Ninarello, solo sul palco, che si muove sulle sperimentazioni di Dan Kinzelman. Lo spettacolo Kudoku apre la serata a Scenario Pubblico di Catania che propone doppia performance per la stagione u(ma)nità.
Lo spazio è inteso come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la fatica della resistenza. È sperimentazione sonora e corporea. Si fondono, convivono, si stimolano a vicenda. Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l’elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l’ausilio di una loop station. Daniele Ninarello opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio.
Dieci minuti di pausa e sul palco della struttura, sede della Compagnia Zappalà danza, si riapre idealmente il sipario sulla seconda esibizione di danza: Powder/Polvere è una coreografia creata in residenza artistica negli spazi di Scenario Pubblico, per il progetto Acasa residenze creative. Il coreografo Loris Petrillo torna in scena insieme ai suoi danzatori con un lavoro che segna una continuità con il precedente “One plus one equals one”, rivisitando e approfondendone le dinamiche fisiche che condizionano il movimento del corpo, più specificatamente del corpo-Polvere.
L’intero spettacolo ruota attorno a questo concetto: la polvere, un complesso di particelle di terra secca, sollevato dal vento e depositato ovunque. È sopra di noi, accanto a noi. La respiriamo, la percepiamo, la vediamo. Loris Petrillo, Yoris Petrillo, Luca Zanni gli danno corpo e vita. Anche perché il corpo stesso è polvere, atomi di materia compressa che resiste al disperdersi nello spazio grazie alla sua densità e alla forza di attrazione. Ne viene fuori una performance con elementi scenici e coreografici interessanti fino alla scena finale in cui la polvere “esce fuori” dagli abiti di scena e diventa tutt’uno con l’aria, il corpo e lo spazio.
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