Il Rigoletto in diretta Rai dal Teatro Antico di Taormina


TAORMINA. Il  Rigoletto verdiano, in scena il 7 e 9 luglio al Teatro Antico con la regia teatrale e televisiva di Enrico Castiglione, che firma anche la scenografia della nuova produzione, si sviluppa su un labirinto scenico e psicologico. Se il debutto è previsto per domenica 7 luglio, la seconda rappresentazione di martedì 9 luglio sarà un vero e proprio evento mediatico, trasmesso “live” nei cinema: in Italia attraverso il circuito di Microcinema,  in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo da Rising Alternative. Si stima che oltre 700 sale cinematografiche, sparse in tutto il mondo, a partire dalle 21,30 ora italiana, proietteranno in contemporanea lo spettacolo sui loro maxischermi, grazie alla diretta Rai, fissata per il 9 luglio. Un importante risultato, concepito per la fruizione di un pubblico cosmopolita, a Roma come a New York, a Londra come a Berlino.

 

    Il cast vede in scena autentiche star della lirica: nel ruolo del titolo il baritono Carlos Almaguer, in quello del Duca di Mantova il tenore Gianluca Terranova, noto anche al pubblico televisivo quale protagonista della fiction Rai “Caruso, la voce dell’amore”. Nelle vesti di Gilda il soprano Rocio Ignacio, in quelle di Monterone il basso Gianfranco Montresor, e ancora Emanuele Cordaro (Sparafucile) e Sofi Koberidze (Maddalena). Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Bellini di Palermo salirà Gianluca Martinenghi, tra i più rinomati direttori d’orchestra italiani; il Coro Lirico Siciliano è istruito da Francesco Costa. Una produzione Festival Euro Mediterraneo. A firmare i nuovi costumi è Sonia Cammarata, che dal 2004 forma con Enrico Castiglione una collaudata coppia teatrale.

    L’operazione, oltre alla distribuzione nelle sale italiane da parte di Microcinema e in quelle internazionali da parte di Rising Alternative, vede la RAI schierata in grande stile, con RAI 5 che trasmetterà Rigoletto martedì 16 luglio alle ore 21.15 e successivamente da RAI Uno nell’ambito della programmazione curata ogni anno per la lirica da Gigi Marzullo.

    “Ho pensato – sottolinea Castiglione – ad una regia e ad una scenografia strutturate sulla simbologia antica del labirinto, allo smarrimento che evoca, per rappresentare la passione che ci rende prigionieri, la sconfitta in cui l’uomo s’imbatte quando perde l’amore. E i costumi di Sonia Cammarata, ispirati al Cinquecento, prevedono per i corrotti cortigiani maschere che riproducono le fattezze bestiali di uccelli-avvoltoi”.

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