Scuola senza stress, il programma che salverà il mondo


scuola senza stress

Venghino docenti venghino alla fondazione David Lynch per l’Istruzione basata sulla coscienza e sulla pace nel mondo. Non c’è trucco non c’è inganno, stress, ansia, problemi dell’apprendimento, risultati scolastici insoddisfacenti violenza e bullismo avranno il tempo contato.

Coloriture linguistiche a parte, suona proprio così lo slogan di Scuola senza stress  programma di meditazione, già adottato da 300.000 studenti in 450 scuole, un nuovo approccio didattico per ottimizzare il funzionamento cerebrale e favorire l’apprendimento.

“Il programma Scuola senza stress, spiega Ashley Deans, fisico e dirigente di una scuola americana, condurrà a risultati sorprendenti; aumentando la memoria, la concentrazione e la creatività, vi consentirà di avere più energia, felicità ed entusiasmo.”

Sicilia&Donna lo ha incontrato ieri presso la scuola “Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte dove, insieme a Rossano Maset, direttore nazionale del progetto, ha presentato in anteprima provinciale un progetto destinato a far parlare di sé.

Scuola senza stress, il programma che migliora l’apprendimento

“Il processo della conoscenza –spiega Deans- avviene tramite il cervello, la scienza ci dice che il nostro cervello è costituito da una parte prefrontale umana ed una post frontale bestiale, se la parte prefrontale non si sviluppa avremo degli esseri umani che si comportano in maniera disumana e criminale”. Ecco che intervenendo con la meditazione sulla “coscienza trascendentale”, quarto stato di coscienza in cui si trovano tutti gli stress più remoti, si otterrebbero risultati davvero sorprendenti.

E, se è vero che il programma Scuola senza stress  funzionerebbe non solo nelle scuole per migliorare l’apprendimento, ma anche nelle prigioni per diminuire il tasso di criminalità, ci troveremmo di fronte alla scoperta del secolo: un approccio didattico che salverebbe gli alunni dall’ignoranza e il mondo dalla guerra. Sarà vero? Beh se i dati scientifici di cui Deans parla fossero reali, “basterebbe che un 1% della popolazione si sottoponesse alla meditazione trascendentale per avere un’Italia meno stressata e meno criminale.”

E a chi obiettasse che di pura teoria si tratti, ecco la risposta di Giovanna Finocchiaro, docente della scuola media “De Amicis” di Tremestieri Etneo ove il programma è già in atto dal 2009: “La meditazione trascendentale è sicuramente il massimo che una scuola possa offrire agli alunni per la loro formazione, una via per una società futura migliore, una società di uomini giusti”.

 

 

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