Lietta Valvo Grimaldi racconta il Ricettario del Regno delle due Sicilie


Lietta Valvo Grimaldi ricettario

Perché i palermitani prepararono l’arrosto panato per salutare gli ebrei cacciati nel 1492? E perché i napoletani chiamavano il riso sciacquapanza? Quando sono nati gli struffoli e perché è cambiata la forchetta? Qual è la vera storia della cassata o dei cannoli? E il ragù? Perché è legato alla regina Maria Carolina così come la pizza alla regina Margherita? E il caciocavallo, pegno d’amore tra Ferdinando I e la sua amante, donna Lucia Migliaccio? A spiegarlo ai più piccini, ma non solo ci prova un’insegnante e scrittrice palermitana, Lietta Valvo Grimaldi che, dopo aver già tentato di raccontare ai ragazzi la storia di Palermo e di Catania, della Villa del Casale e del Serpotta, prova ora ad instradarli sulla via della cucina. La cucina del Regno delle due Sicilie secondo le ricette della tradizione. Buone e sane. Ad accompagnare i piatti presentati nel Favoloso ricettario del Regno delle due Sicilie per ragazzi molto golosi, Pietro Vittorietti editore, i divertenti disegni di Bianca Martorana Tusa al fianco della scrittrice come nelle guide precedenti. La presentazione è prevista venerdì 22 gennaio a Palazzo Forcella De Seta di Palermo, sede dell’Ance, lungo il Foro Italico.  Ad accorpare la presentazione del ricettario, sono stati anche organizzati due laboratori gratuiti per ragazzi, condotti dalla scrittrice e dalla disegnatrice: sabato 23 gennaio alle 17 alla Città del Sole in via Siracusa 5 e domenica 24 alle 11 alla Feltrinelli, via Cavour 133. I più piccoli verranno invitati a comporre una tavola completa, con stoviglie, bicchieri, posate, così come si apparecchiava durante il regno delle Due Sicilie. Durante il gioco, si scopriranno storie e ricette di Adriana Falsone.

Chi è Lietta Valvo Grimaldi

Lietta Valvo Grimaldi insegna Lettere presso il Liceo Artistico Catalano di Palermo. Ha lavorato come storico dell’arte presso il Department des Arts Graphique del Louvre e ha collaborato con il Museo della Ceramica di Caltagirone. Si occupa, per l’Associazione Amici dei Musei Siciliani, di progetti di didattica museale.

 

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