Anche lo chef stellato Pietro D’Agostino, prima stella Michelin del ristorante la Capinera di Taormina, è stato protagonista alla tre giorni organizzata a Firenze, per il ventottesimo Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi.
Quest’anno l’evento, che si concluderà oggi, è stato organizzato all’interno della Stazione Leopolda, con un ricco programma fra dibattiti, convegni e incontri sul tema del “Cuoco 3.0 – Visioni Valori Vantaggi”.
E non poteva mancare il siciliano D’Agostino, chef stellato e ambasciatore nel mondo della cucina siciliana, che in occasione del primo dei cooking show che si sono avvicendati nella splendida
![La triglia realizzata dallo chef stellato D'Agostino](https://www.siciliaedonna.it/wp-content/uploads/2015/11/triglia-1-dagostino-225x300.jpg)
location fiorentina ha presentato la sua Triglia Croccante. Una Avant premiere creata appositamente per la kermesse nazionale per presentare la Sicilia in tavola: dal pesce azzurro dello Jonio, ai funghi porcini dell’Etna, dalle patate di Giarre alla cipolla di Giarratana, è stato un tripudio di sapori e colori molto apprezzato dai critici. “Abbiamo avvolto la triglia in un lardo pancettato dei suino nero dei Nebrodi, accompagnandolo con crema di melanzane per ricordare che la nostra terra è mare ed Etna insieme– ha spiegato al pubblico D’Agostino – e per finire abbiamo messo una spolverata di cannella per dare un tocco aromatico al piatto”.
All’evento è presente anche Nazionale Italiana Cuochi, organo rappresentativo della FIC, ambasciatrice dei cuochi e della cucina italiana in ogni competizione, in Italia e all’Estero.
Un congresso, dunque, all’insegna dell’apertura e del confronto, per essere protagonisti preparati in un mondo in continua evoluzione. Tre giornate dedicate a visioni che stimolano la creatività, perché quella del cuoco è una professione che guarda avanti. Valori sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti dei produttori e dei consumatori, valori promozionali, per far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze, e valori gustativi. Vantaggi economici e sociali che vanno oltre la filiera dell’agroalimentare.
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