“Specchio Vergine Madre”, Rosalba Leonardi inaugura la mostra che esalta la donna


Angeli e demoni, croci, fiori, foto e ritagli di donne, uomini e manichini, corone e foglie, coccinelle e “fantasmi”. circa Sono circa cinquanta le opere, di cui alcune ad effetto struttura tridimensionale, in mostra da stasera e fino al 30 luglio alla Galleria Orizzonti di Catania in viale Ionio 61. Si inaugura alle 19 la personale di Rosalba Leonardi, dal titolo Specchio Vergine Madre.  Nelle sue opere è rappresentato con prepotenza il concetto di orgoglio femminile, inteso come forza interiore ed indagine esistenziale. Le opere sono impregnate di allegorie che esaltano la conoscenza e la verità femminile che trascende la propria condizione al di fuori di ogni vincolo sociale.

 

Il suo modo polimaterico di operare dà vita a composizioni dove la convivenza di immagini riesumate dal grande libro della storia dell’arte e di icone dei nostri tempi costituiscono una logica di contaminazione che contraddistingue i vari ambiti disciplinari. Si immerge nella materia, nell’energia vitale, nello sfavillio dell’oro, nell’ebbrezza dei mosaici di Sicilia, nell’antico mondo degli sfondi d’oro, medievali, brillanti e luccicanti. Dedalo, mandala, trasmutazione, metamorfosi e simboli disegnano la sua mappa visiva e concettuale.

L’ordine nel caos contrassegna un percorso che si avvale anche di rimandi ed echi geopolitici ed economici che derivano dalla sua formazione culturale. Il simbolo dell’oro celebra l’ingioiellamento della misoginia di ogni epoca, suggerisce il ritorno di una memoria remota ed intellegibile e lo sforzo estremo di riconciliare nel profondo la lacerazione dell’ego e del narcisismo, facendo scivolare l’età dell’oro dei poteri forti nell’oro dell’apocalisse che, con tutte le sue ambivalenze che vanno dall’uso ambiguo e manipolatore del linguaggio del potere di massa e dei media, contribuisce alla frantumazione dell’io, alla inarrestabile crisi di identità.

 

Interverranno: l’artista, Giuliana Conforto, Sandro Orlandi, Ferdinando Testa, Giovanni Iozzia, Ornella Fazzina, Michele Romano, Alfio Nicotra, Giuseppe Carrubba e Giuseppe Bella.

 

 

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