Francesco Sarcina: I talent rischiano di divorare i sogni dei giovani


Francesco Sarcina.
Francesco Sarcina. Foto Simone Russo

È già partito il toto-quiz per decidere quale sarà il tormentone musicale estivo. Tra i più quotati c’è il brano “Femmina” di Francesco Sarcina. L’ex voce delle Vibrazione ha incontrato i suoi fan catanesi per presentare il nuovo lavoro discografico che dà il nome anche al singolo.”Le canzoni nascono in vari momenti di vita – spiega Francesco Sarcina. – Da Sanremo del 2014 ad oggi ci sono state parecchie cose da fare. Abbiamo fatto un tour massacrante nei posti più incredibili d’Italia.  Ho finito da poco di fare il professore ad “Amici” che mi ha impiegato tanto tempo. Mi sono  proprio trasferito fisicamente a Roma. Avevo uno studio di registrazione all’interno del camerino. Proprio lì è nato “Femmina”che contiene alcune canzoni scritte durante l’anno, alcune ad Amici”.

Intervista a Francesco Sarcina

Tra i vari brani, in questo nuovo album c’è anche “Miele” che descrive come a volte è difficile dire “io sto bene”. Realmente cosa la fa stare bene?

Il cantante Francesco Sarcina.
Il cantante Francesco Sarcina.

“Il brano spiega che nonostante le difficoltà io sto bene. Mi fa stare bene il contatto con me stesso. Avere una visione  più ampia di me. Oggi riesco ad accogliere i miei difetti tra cui quello dell’inquietudine”.

Francesco Sarcina quest’anno è stato insegnante ad “Amici”. Lei che viene dalla vera gavetta, cosa ne pensa dei talent?

“Il problema è che ci non sono altre cose. La gavetta non la fa più nessuno. Non esiste più un posto dove farla. Gli spazi non ci sono più. Oggi non c’è rispetto per chi fa arte. Negli altri paesi, addirittura, c’è un sussidio per gli artisti. Qui l’artista vive male. Siamo la nazione dell’arte, abbiamo insegnato a tutto il mondo e siamo combinati così. Il talent è l’unico trampolino di lancio, però arrivano i ragazzi senza esperienza e quindi vengono letteralmente schiacciati e divorati. Senza consapevolezza e spalle grosse per subire dei professori tipo me. Con tutto il bene del mondo bisogna essere duri. Lo sto facendo anche con mio figlio. Il problema è che questi ragazzi non conoscono tutta la parte “pre”. Ad Amici ho portato i Kolors che avevano già suonato nei miei locali a Milano. Loro hanno fatto la differenza perché già suonavano da tanto tempo. Sono arrivati con spessore. In un talent, in 5 mesi fai una esperienza  che corrisponde ad 8 anni di gavetta. Tutto velocissimo. I sogni vengono masticati e distrutti. I ragazzi escono da li distrutti”.

12 anni di successi, guardandosi indietro, cosa cambierebbe?

“I capelli (ride, ndr). Non cambierei nulla, anche gli errori hanno portato ad altro.  Gli sbagli servono ad avere una consapevolezza maggiore. Una visione più approfondita delle cose.  Rifarei tutto. Le cose arrivano senza un perché ed è giuste viverle”.

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