Cordoglio per “il volto dolcissimo del tg2”, Maria Grazia Capulli


maria grazia capulli
La giornalista rai Maria Grazia Capulli

Professionalità, sensibilità, determinazione e dolcezza. Questi i dati caratterizzanti della personalità della giornalista, Maria Grazia Capulli, che ci ha lasciato stamani, emersi dai commenti dispiaciuti e attoniti raccolti sui social media. “Era intelligente e sensibile. Una grande amica che fino all’ultimo ha amato la vita”, ha annunciato su Twitter il direttore del Tg2 Marcello Masi. Vita per cui aveva lottato tempo addietro per sconfiggere un male, non completamente debellato, che l’ha sconfitta all’età di 55 anni.

Maria Grazia Capulli
Maria Grazia Capulli

Maria Grazia Capulli si era laureata cum laude in Lettere all’Università di Macerata, la sua città natale, e da anni conduceva l’edizione delle 13 del Tg2. In ”C’è un dolore palpabile in tutta la redazione. Era una grande professionista, scrupolosa, sensibile e attenta. Una penna di quelle che il servizio pubblico dovrà rimpiangere”.precedenza aveva condotto anche quella delle ore 20.30, nonché Costume e Società e Tg2 Salute. Lavorava in Rai dal 1996, assunta da Clemente Mimun, che le affidò la conduzione del Tg delle 13 e le fece il complimento più bello: «Che fortuna ho avuto: ho trovato questo diamante nella polvere». E sono state proprio le redazioni giornalistiche Rai a rendere noto il triste annuncio del suo decesso. Il Tg1 ha infatti dedicato un’immagine a tutto schermo a Maria Grazia Capulli e il tg2 l’ha ricordata in tutte le edizioni del telegiornale. La giornalista che ha curato inoltre per la testata giornalistica della seconda rete Rai le rubriche culturali Tg2 Neon Libri e Achab Libri, ”negli ultimi mesi ha fortemente sostenuto la realizzazione di una nuova rubrica Tutto il bello che c’è, progetto editoriale nel quale ha voluto mettere tutto il suo desiderio di futuro, di raccontare storie positive, e di speranza”, annuncia l’Usigrai e il Cdr del Tg2. La Capulli ha lavorato fino all’ultimo, fino a due giorni fa era in redazione, continua a dire Marcello Masi:”C’è un dolore palpabile in tutta la redazione. Era una grande professionista, scrupolosa, sensibile e attenta. Una penna di quelle che il servizio pubblico dovrà rimpiangere”.

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