La Sicilia su Topolino: I Paperi vestono i panni del Gattopardo


topolino gattopardo

Che sia sul grande schermo o sul palcoscenico di un teatro o ancora, attraverso le note di una canzone, la Sicilia è stata da sempre raccontata in maniera da mettere in risalto sia i suoi pregi che i difetti. Anche il fumetto si lancia in questa impresa non facile e lo fa attraverso alcune produzioni che, realizzate in occasione della sesta edizione dell’Etna Comics di Catania, tra passato e presente, celebrano e raccontano quest’isola.

Topolino e il Paperopardo

La copertina di Topolino dedicata al Gattopardo
La copertina di Topolino dedicata al Gattopardo

Una Sicilia d’altri tempi scorre tra le pagine del numero di Topolino disegnato appositamente per la sesta edizione del festival del fumetto e della cultura pop. Paperino e Paperina nei panni di Tancredi e Angelica sono i protagonisti di quella che è la nuova parodia Disney, Il Paperopardo, tratto dal celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo. In copertina, i due personaggi volteggiano danzando con la Sicilia sullo sfondo e richiamano la storia raccontata nel fumetto. Non è la prima volta che Topolino incontra la letteratura attraverso parodie irresistibili e stavolta lo ha fatto con questo numero speciale dedicato alla Sicilia, scritto da Marco Bosco e disegnato da Giada Perissinotto. Topolino così aggiunge un nuovo tassello alla serie di parodie inaugurata nel lontano 1949 dallo sceneggiatore Guido Martina, il primo ad avere avuto l’idea di utilizzare Topolino, Paperino e Pippo per re-interpretare i grandi capolavori della letteratura mondiale e proporli a un pubblico vasto e giovane.

Tutt’altra storia, ambientata sempre in Sicilia ma ai giorni nostri, viene raccontata nell’ultima produzione di Don Alemanno, Exodus. La graphic novel dell’autore satirico sardo, ambientata nei centri di accoglienza profughi, affronta temi caldi quali il radicalismo islamico, la guerra e il dramma dei profughi e lo fa ponendosi nei panni di chi vorrebbe raccontare queste storie senza averle vissute direttamente e non può capire “cosa prova chi rischia la morte per sfuggire alla morte”. L’autore, per scrivere Exodus, ha visitato Lampedusa e intervistato gli abitanti dell’isola, gli ospiti del CARA e le forze dell’ordine, per offrire una percezione chiara e precisa di quello che oggi è l’Esodo Biblico dei nostri giorni.

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