Dopo l’allarme Oms si parla di sacralità dell’alimentazione


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La sacralità dell’alimentazione è il tema della conferenza organizzata dall’Associazione Sicilia-India che ha voluto parlare di consapevolezza alimentare, dopo l’allarme arrivato nei giorni scorsi da parte dell’OMS.

Ha aperto i lavori il vicepresidente dell’associazione Dottor Gaetano Agliozzo, Segretario Generale FP CGIL che ha presentato i relatori e ricordato l’impegno dell’associazione nel campo della salute e del benessere naturali.

E’ intervenuto il presidente dell’associazione Luigi Troja che ha ribadito l’importanza delle cure preventive naturali  come l’Ayurveda e l’omeopatia, pur nel rispetto dei progressi  ottenuti dalla medicina convenzionale.

La Dottoressa Maria Rossella Maugeri, agronoma, ha parlato del “paradosso dell’agricoltura” cioè della tendenza che si è verificata nelle politiche dell’agricoltura dal secolo scorso in poi, che ha portato ad un progressivo depauperamento  del suolo in seguito all’eccessiva presenza di monocolture (cioè le coltivazioni che prevedono specie vegetali  di una sola varietà, prodotti in maniera intensiva che risultano economicamente più vantaggiose per gli imprenditori agricoli), all’aumento di fitofarmaci, ai prodotti OGM,  tutto questo in totale contrasto con quelle che erano le tradizioni locali contadine, preziosi insegnamenti , derivati dalla costante osservazione delle caratteristiche del luogo, e delle specie vegetali autoctone che risultano quindi più resistenti ai parassiti  e dunque meno bisognose di trattamenti chimici. Il risultato di tutto questo non aumenta la produttività ma la diminuisce con diretta conseguenza  di aumentare la fame nei paesi del terzo mondo. L’agricoltura non dovrebbe produrre reddito, ma salute per chi abita il pianeta.

La Dottoressa Liliana Cosentino biologa ed insegnante Yoga presso l’associazione, ha introdotto il concetto della “sacralità” del cibo. Sacro è un termine che fa riferimento alla potenza che l’uomo ha percepito al di là della materia e che viene collocato in uno scenario “altro”. Indica una serie di attributi divini. La disciplina dello yoga è di per sé laica, cioè non propone l’adorazione fideistica di una qualunque divinità, ma considera l’essere vivente un tutt’uno di corpo materiale (nutrito dal cibo) e vari livelli energetici che rappresentano: l’energia delle emozioni, l’energia del pensiero razionale, l’energia della ideazione, dell’intuizione e l’energia del Sé. Questi livelli sono interconnessi e formati della stessa sostanza. Così come l’acqua si può presentare sotto forma di ghiaccio, di liquido e di vapore. Dunque il cibo materiale introdotto nel corpo, in qualche modo entra a far parte di quegli strati energetici più rarefatti. Le carni animali ottenute con processi di allevamento e macellazione estremamente violenti, portano  con sé l’orrore dell’esperienza vissuta dall’animale che chimicamente si traduce in adrenalina, prodotto che non si distrugge con la cottura. È dunque preferibile un’alimentazione  che preveda la maggior parte di alimenti di origine vegetale.

Il Dottor Salvatore Cacciola, sociologo Presidente della Rete fattorie Sociali Sicilia, si occupa di promozione della salute.  Ha posto l’accento sul fatto  che la Sicilia è un luogo dove si produce molto prodotto biologico che però non viene consumato in loco che in minima parte, ma viene esportato al nord Italia e nei paesi europei. Ciò che e importante è la formazione di una consapevolezza al consumo che tenga conto della relazione stile di vita – qualità della salute. Bisogna inoltre considerare che non esiste un prodotto di buona qualità a prezzo stracciato, il prezzo deve essere proporzionato alle spese di produzione. Il relatore ha poi raccontato della sua esperienza educativa nelle scuole, esperienza durata dodici anni, che ha coinvolto 1200 ragazzi nel campo della educazione alimentare; questo progetto ha di fatto educato 1200 famiglie a nutrirsi in maniera più adeguata.

 

 

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