50 sfumature il musical, tratto dal bestseller di E.L. James Cinquanta sfumature di grigio, è stato visto da oltre 400.000 persone tra America, Inghilterra, Germania, Olanda. È arrivato anche nel nostro Paese debuttando il 4 novembre al Teatro Nuovo di Milano, per la regia di Matteo Gastaldo, con la direzione musicale di Fabio Serri. Tra gli interpreti anche la siciliana Giovanna D’Angi.
Ha fatto tappa in Sicilia. Per l’occasione Sicilia&Donna ha intervistato l’attrice messinese.
“L’idea di farne un musical non nasce in Italia. 50 shades of Gray nasce dal genio americano, che con un off Broadway, ha portato in scena la parodia del tanto discusso libro, un po’ per gioco, ma l’esperimento in America è stato accolto con una critica ottima…e L’Italia è il quinto Paese al mondo a metterlo in scena. La storia è quella della “impacciata” Anastasia Steele, e del ricco e “particolare” Christian Grey”.
Com’è strutturato 50 sfumature il Musical?
“La struttura dello spettacolo vede tre amiche che si riuniscono una volta a settimana per il loro “club del libro” e ad una delle tante riunioni una delle tre lettrici, Pam (Loretta Grace), presenta un libro un po’ insolito alle altre due, Bev (Martina Pezzoli) e Carol (Giada d’Auria). Parte così la lettura e la scoperta di questi due personaggi… Ana (la sottoscritta) e Christian (Christian Ginepro)… il resto è solo da vedere…. Tutto è sopra le righe, per la prima volta, soprattutto in Italia, vengono trattati argomenti “nuovi” come il sesso e la perversione. Ma non si cade mai nel volgare. L’ingrediente fondamentale è lasciare il pubblico senza fiato per le troppe risate. Nel cast c’è anche Giacomo Buccheri nel ruolo di Jose lo spasimante e migliore amico di Ana”.
Lei è tra i 40 milioni di lettori che hanno letto il libro? O fa parte di quella schiera di persone che avevano deciso di non leggerlo?
“Ho letto il libro in tempi non sospetti. Anzi i libri. Li ho fatti fuori tutti. Ho cominciato la lettura del primo e ho lasciato perdere all’inizio, poi volevo sapere come andava a finire e li ho divorati. Ho trovato molto carine le interazioni di Ana con la propria dea interiore, forse perché spesso mi capita di parlare da sola. Sono libri senza grosse pretese, che però nei miei viaggi mi hanno sempre fatto compagnia. Quando mi hanno scritturata per lo spettacolo, dopo aver letto il copione, sono andata a rileggere qualche capitolo e rileggendolo mi son fatta parecchie risate”.
Qual è stato il suo approccio allo spettacolo?
“Non è stato facile. Ana è lontanissima da me, ho avuto un po’ di difficoltà a “calarmi nei suoi panni” ma grazie ad Andrea Narsi e Matteo Gastaldo, ho portato questo timido, impacciato, un po’ sottomesso personaggio sul palco e le soddisfazioni non sono mancate. Sono riuscita ad ottenere quello che volevo: a fine spettacolo, lo spettatore ha voglia di abbracciare questa povera Ana che ne vede di tutti i colori. E devo dire che di abbracci ne ho avuti parecchi”.
C’è chi lo descrive come un libro maschilista, chi invece come un semplice libro erotico. Che ne pensa? In questo senso lo spettacolo da che parte sta?
“Penso che ognuno dia il peso e il significato che vuole. Sono pareri soggettivi. Io penso che un libro, bello o brutto che sia, ti lascia sempre qualcosa. Lo spettacolo tratta tutto con super ironia, tutto è spinto all’ennesima potenza, senza mai scadere nel volgare. Può vederlo chi ha letto il libro, ma soprattutto chi non lo ha fatto, può vederlo chi ama il musical, ma può vederlo chi odia il musical.. Ma non voglio svelare di più perché, vi assicuro, che vale la pena vederlo. Siamo in tour fino al 31 Gennaio. Dopo la replica catanese, che è stata un successone, sarà la volta di Genova, Monza, Firenze, Padova, per chiudere con un ritorno a grande richiesta a Milano …”.
Che progetti ci sono per il futuro?
“Tanti, ma preferisco parlarne a cose fatte. Continuerò a lavorare alle mie canzoni, continuerò con il teatro. Sicuramente una ripresa di 50 sfumature il musical per l’anno prossimo ci sarà e non mancherò ai prossimi appuntamenti delle “officine del gatto blu” alla sala Harpago di Catania dal 22 gennaio fino a fine stagione con il mitico Gino Astorina e tutto il Gatto blu. Quindi vi aspetto”.
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