Nella Siracusa ipogea una mostra sulle origini del teatro greco


inda mostra siracusa
Nella foto da sinistra: Manuel Giliberti, Gioacchino Lanza Tomasi, Fabio Granata e Mariella Musumeci

“Un’ iniziativa brillante, una mostra bellissima che collega la città attuale con quella antica attraverso la figura di un grande artista come Duilio Cambellotti e gli spettacoli classici che richiamano ogni anno a Siracusa oltre 100 mila spettatori”.

Così ha esordito il sovrintendente dell’Istituto nazionale del dramma antico, Lanza Tomasi, durante la conferenza stampa di apertura della mostra “Siracusa. Alle origini del Teatro”, svoltasi il 19 giugno scorso, patrocinata dalla Fondazione Inda e ideata da Monica Centanni, Fabio Granata e Manuel Giliberti.

L’esposizione, prodotta da “Blocco 734”, sarà allestita nei locali ipogei di piazza Duomo dal 24 giugno al 30 settembre a Siracusa e consentirà ai visitatori di tuffarsi nel passato della città, raccontando, in una location che già profuma di storia, la meravigliosa imponenza del teatro greco, valorizzata attraverso plastici originali, scatti fotografici, costumi di scena e maschere degli spettacoli rappresentati per la prima volta nel 1914. Un percorso, fatto anche di pannelli didattici, video e animazioni, tra registi, interpreti e personaggi che hanno fatto la storia non solo dell’Istituto come lo stesso Cambellotti ma anche Ettore Romagnoli e il conte Mario Tommaso Gargallo.

“E’ un’operazione che ha un duplice obiettivo – ha detto Fabio Granata – perché non è solo un evento culturale che ci farà tornare alle origini del più importante e primo teatro di pietra nel mondo ma un’occasione che ci consentirà di riaprire un luogo da troppo tempo chiuso. Sono convinto che oltre a discutere su come valorizzare i beni culturali ci sia bisogno di segnali concreti. Ci auguriamo che questa mostra possa essere uno di questi segnali”.

Un plauso all’iniziativa è arrivata da Mariella Musumeci, sovrintendente reggente ai Beni culturali, che sottolineando “l’importanza della collaborazione tra le istituzioni che stanno guardando nella stessa direzione”, ha definito “un valore aggiunto” l’utilizzo dell’ipogeo di piazza Duomo, nel cuore di Ortigia, per ospitare l’esposizione.

 

 

 

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