Hub delle Tecnologie 2016: il futuro affidato ai robot‏


hub delle tecnologie 2016
Da sinistra Sebastiano Trapani, Monica Bertolo, Claudio Pantaleo e Mariaserena Viceconte. Foto Brunella Bonaccorsi

“Entro il 2025 un terzo dei lavoratori sarà sostituito da un robot. Le aziende stanno industrializzando sempre di più per contenere i costi del lavoro. Un saldatore in carne e ossa costa in media 25 dollari l’ora contro gli 8 di un collega computerizzato”. Si rifà allo studio della Boston Consulting Group la relazione di Sebastiano Trapani, coordinatore regionale Aias Sicilia nell’ambito di Hub delle Tecnologie 2016 organizzato da S News, testata cartacea, on line (http://www.snewsonline.com) e web tv il cui obiettivo è di dare informazione per far crescere la cultura ed il business della sicurezza in Italia, in collaborazione con l’Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza. Cosa fare dunque? “Occorre riflettere sui possibili scenari e senza ostacolare e aver paura del progresso riconsiderare l’uomo e i suoi bisogni al centro del cambiamento” prosegue Trapani.

Monica Bertolo direttore di S News. Foto Brunella Bonaccorsi
Monica Bertolo direttore di S News. Foto Brunella Bonaccorsi

L’Hub delle Tecnologie 2016 è incentrato sulla “Convergenza tra Safety e Sicurezza Fisica, Logica ed Organizzativa” e in questo ambito si sono alternati i relatori. “Si parla molto di sicurezza, perché se ne sente un gran bisogno. – sottolinea Monica Bertolo, direttore di S News – I dati parlano chiaro: dai furti nelle abitazioni in costante aumento agli assalti ai portavalori sulle strade, dai problemi legati ai flussi migratori a quelli del terrorismo, dai cyberattacchi alle morti sul lavoro.

Molte, e sempre più, le sfide alle quali siamo chiamati a far fronte.
Ma per dare risposte valide, si deve sempre partire dall’analisi del rischio, che deve essere affrontata in modo scientifico e manageriale, perché solo con una corretta cultura della prevenzione, si potrà arrivare ad una fattiva cultura della sicurezza, che non può prescindere dalla convergenza tra safety e sicurezza fisica, logica ed organizzativa”.
Il tema focale della convergenza è stato ben approfondito da Claudio Pantaleo, docente e testimonial Security e Safety presso Università Italiane e Straniere, che ha anche sviluppato l’importante questione della cyber security e della fondamentale importanza della prevenzione nella valutazione dei rischi, per poter gestire al meglio un’eventuale crisi e una rapida ripartenza dell’azienda.

Hub delle tecnologie 2016, sicurezza in aeroporto

Nel settore della sicurezza tante le innovazioni. Per luoghi come gli scali aeroportuali o stazioni ferroviarie esiste un sistema di videosorveglianza chiamato Desert Storm capace di espletare una funziona analitica della telecamera con riconoscimento facciale biometrico e analisi di attività sospette. In sintesi: se un viaggiatore lascia una valigia incustodita, il sistema lo visualizza, lo identifica e lancia l’allarme alla centrale operativa della Polizia. “Il momento attuale necessita di sistemi innovativi che aiutino le forze dell’ordine nel contrasto al terrorismo e alla criminalità” spiega Giuseppe Viceconte, Amministratore Delegato di Globotel.

Hub delle tecnologie 2016. Foto Brunella Bonaccorsi
Hub delle tecnologie 2016. Foto Brunella Bonaccorsi

Analizzando gli attuali scenari geopolitici e nell’ottica di un confronto tra mondo occidentale e islamico, Mariaserena Viceconte, della Luiss Roma, aggiunge: “La presenza islamica negli Stati europei ha radici profonde ma la sfida delle società multiculturali è quanto mai attuale. È alla luce di questa consapevolezza e dell’emergenza migratoria che si rende necessario approfondire gli strumenti normativi posti in essere dagli Stati a maggioranza non musulmana per disciplinare il proprio rapporto con l’Islam. Si tratta di strumenti che perseguono gradi e livelli di integrazione differenti ma che hanno uno scopo comune: regolare il rapporto Stato/comunità musulmana. La tecnologia applicata al campo del telecontrollo del territorio è, senza dubbio, uno strumento indispensabile soprattutto, ma non solo, attraverso il continuo perfezionamento delle funzioni di video analisi: sempre più sofisticate e tecnologicamente avanzate. Stazioni, scali aereoportuali, zone in cui si gestisce in maniera più diretta “l’emergenza migranti” e piazze sono solo alcuni esempi di luoghi in cui il quadro normativo deve intrecciarsi con lo sviluppo tecnologico al fine di affrontare quelle questioni che, senza prevenzione, sono diventate emergenze”.

Paolo Calzolari, Esperto in Architetture di Rete per Infrastrutture Critiche della STT (Servizi Telematici Telefonici), infine sottolinea: “Le reti convergenti sono una consolidata realtà nel mondo degli operatori e delle grandi aziende multinazionali. Queste reti consentono di erogare una vasta gamma di servizi ad un numero elevato di utenti, garantendo adeguate prestazioni ed affidabilità. Con lo sviluppo dell’IoT nasce però l’esigenza di reti convergenti anche in specifici settori e contesti, ad esempio su reti di campus particolari. AeroCampus è una delle prime soluzioni di rete convergente in un ambiente particolare di campus come quello aeroportuale, su cui è necessario trasportare traffici

Sebastiano Trapani. Foto Brunella Bonaccorsi
Sebastiano Trapani. Foto Brunella Bonaccorsi

differenti per profilo, priorità e bacino di utenti”.

In questo senso esistono software in grado di integrare qualsiasi sottosistema di sicurezza. È quindi possibile fornire procedure operative di gestione delle situazioni critiche. “E’ importante dare i giusti strumenti di analisi post evento che consentono di capire come migliorare le procedure di gestione e attuare un confronto con una situazione reale per prevenire l’avvenimento di determinate situazioni critiche” afferma Davide Barba, Ricerca e Sviluppo Manager di Cogen.

Hub delle tecnologie 2016, la fibra ottica

Nell’ambito di Hub delle Tecnologie 2016, un approfondito riferimento è stato fatto alla fibra ottica. “In Italia siamo ancora indietro – spiega  Pierluigi Biagiotti, Co-founder di Novatec – ma la richiesta è sempre più corposa e insistente. Dal nostro punto di vista privilegiato possiamo dire che entro un anno la fibra ottica avrà un’ampia diffusione sul territorio nazionale”.

C’è chi invece, nell’ambito dell’evento, ha approfondito il tema della sicurezza per gli edifici e attuato sistemi di controllo degli accessi. “Parliamo di sistemi non cablati che possono essere collegati virtualmente con elementi offline o con elementi on line di un sistema wireless. Sistemi di questo tipo – afferma Fabrizio Nerone, Managing Director di Salto Systems – permettono l’abbattimento dei costi e offrono maggiore sicurezza”.
A chiusura dell’evento Placido Lavenia, Security Manager di 3Sun del Gruppo Enel, ha presentato un modello di gestione integrata safety e security per affrontare le sfide di un’azienda energetica globale. Mentre Domenico Vozza, Esperto Privacy e Compliance aziendale, ha presentato il nuovo regolamento europeo della privacy e il ruolo del Data Protection Officer (Dpo), nuovo profilo professionale che a breve dovrà essere introdotto in tutte le aziende che trattano una serie di dati.

 

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