Rimozione dei tatuaggi: come rimuoverli senza lasciare traccia


rimozione dei tatuaggi

I tatuaggi vanno di moda, ma se ci si pente è possibile rimuoverli? Il dottor Alessio Spurio Catena, direttore sanitario del centro dermatologico Novea di Catania, ci spiega come avviene la rimozione dei tatuaggi.

Rimozione dei tatuaggi: I motivi

 Perché oggi si ricorre sempre più spesso alla rimozione dei tatuaggi?

Il dottor Alessio Spurio Catena, Direttore sanitario Centro Dernatologico Novea di Catania. Foto Brunella Bonaccorsi

Oggi i trattamenti per la rimozione dei tatuaggi sono in aumento per vari motivi: in primis negli ultimi anni stanno aumentando il numero di persone tatuate e conseguentemente anche i ‘’pentiti del tatuaggio’’ e quindi sono sempre più coloro che desiderano rimuoverlo. Solo in Italia la richiesta dei tatuaggi è aumentata del 60 per cento, secondo l’Istituto superiore di sanità ci sono 7 milioni di tatuati di questi 17,2% pensa di rimuovere il proprio tattoo e il 4,3% l’ha già rimosso o ha iniziato un trattamento di rimozione per il tatuaggio.

Un altro motivo di rimozione sono i concorsi per le forze armate. A regolare questa questione è la Direttiva sulla Regolamentazione dell’applicazione di tatuaggi da parte del personale militare del 26 luglio 2012.  In linea generale, sono proibiti tutti i tatuaggi che sono visibili una volta indossata l’uniforme militare invernale o estiva, quindi braccia collo e volto. Sono altresì proibiti tutti i tatuaggi – in qualsiasi posizione – che abbiano contenuti osceni e amorali, discriminanti e razzisti, sono proibiti tutti i tatuaggi relativi all’appartenenza a dei gruppi politici o a delle associazioni a delinquere, nonché tutti i tatuaggi che incitano all’odio e alla violenza.

Altri motivi di rimozione sono:

  • – Lo scolorimento e la modifica del tatuaggio
  • -Perché evoca ricordi che si vogliono dimenticare
  • -Per farne un altro nella stessa zona

Rimozione dei tatuaggi: Le tecniche

Come si rimuove un tatuaggio?

Nel passato il procedimento di rimozione di un tatuaggio passava per un vero e proprio intervento chirurgico. Il tatuaggio di fatto veniva inciso ed eliminato fisicamente attraverso una procedura che oggi potremmo se non altro definire alquanto barbara.

Il trattamento in questione infatti lasciava una cicatrice evidente tanto che probabilmente era più gradevole esteticamente mantenere il vecchio tatuaggio. Oggi per fortuna il metodo di rimozione dei tatuaggi si è molto evoluto, sono infatti stati sviluppati dei laser che riescono a rimuovere completamente un tatuaggio senza lasciare alcuna traccia evidente sulla nostra pelle come cicatrici o macchie cutanee.

I laser maggiormente utilizzati in ambito dermatologico sono prevalentemente due: i laser Q-Switched ed i laser a Picosecondi. Sono laser che riescono ad erogare un impulso molto potente in un tempo estremamente ridotto (l’impulso in questi laser viene infatti erogato in appena pochi miliardesimi di secondo). Questa grande onda di energia frattura i pigmenti del nostro tatuaggio rendendolo “eliminabile” dal nostro organismo.

 E’ doloroso rimuovere un tatuaggio?

 L’aspetto che più spaventa chi vorrebbe rimuovere il proprio tatuaggio è sicuramente l’aspetto del dolore, in realtà la sensazione di rimozione di un tatuaggio non differisce tanto dalla sensazione che si prova quando il tatuatore inietta il pigmento nella pelle, anzi essendo un trattamento rapido lo si sopporta anche meglio! Inoltre l’utilizzo di anestetico topico, aria fredda e ghiaccio rendono più sopportabile tale trattamento.

Rimozione dei tatuaggi: rimangono cicatrici?

Rimane qualche cicatrice dopo la rimozione di un tatuaggio?

NO! I laser agiscono sempre e solo sul pigmento dei tatuaggi, fratturandolo e permettendone la rimozione ai macrofagi, le cellule spazzine del nostro organismo, mentre non hanno alcuna reazione con la pelle normale. I laser per la rimozione dei tattoo nello specifico vengono definiti laser freddi perché l’impulso emesso è talmente breve da non generare calore, grazie a questa loro caratteristica non causano danni alla pelle la quale a trattamento ultimato rimane esattamente com’era prima del tatuaggio.

 Quanto tempo ci vuole per rimuovere un tatuaggio?

 Come spiegato prima il laser di per sé non effettua alcuna rimozione ma determina solo una frattura dei pigmenti del nostro tatuaggio, il quale verrà poi assorbito e rimosso dall’organismo. Chiaramente è intuibile capire che l’organismo umano ha dei tempi che spesso non sono proprio brevi. In linea generale comunque possiamo dire che il tempo minimo di rimozione di un tatuaggio è di 12-18 mesi circa con un numero di sedute variabile tra le 5 e le 9 e il tempo che intercorre tra una seduta e l’altra è di 40- 60 giorni.

Rimozione dei tatuaggi. Quanto costa?

 Quanto costa la rimozione di un tatuaggio?

 I costi dei trattamenti di rimozione dei tatuaggi sono molto calati negli ultimi anni, questi trattamenti inizialmente accessibili solo a persone facoltose del calibro di Katy Perry, Belen Rodriguez o Angelina Jolie, tutte persone che ad un certo punto della loro vita hanno deciso di rimuovere un tatuaggio non più gradito, sono ora diventati trattamenti alla portata di tutti. I costi di rimozione di un tatuaggio con laser partono infatti da 100€ a seduta.

 Come si svolge il trattamento e Cosa bisogna fare dopo ogni singolo trattamento?

In una prima fase il Medico specialista disinfetta l’area del tatuaggio. Durante la procedura, la luce del laser viene indirizzata per pochi secondi nell’area della pelle dove si trova il tatuaggio; l’effetto del raggio si focalizza solo sui pigmenti colorati di tattoo senza intaccare le zone circostanti. Al termine del trattamento la zona viene disinfettata e bendata. La zona trattata rimarrà arrossata per qualche giorno: deve essere mantenuta disinfettata e protetta. In alcuni casi si possono formare delle piccole crosticine che cadranno da sole in pochi giorni. Il periodo di convalescenza dipende dall’estensione del tatuaggio e dalla capacità individuale di guarigione.

Nelle persone particolarmente sensibili il rossore può durare anche qualche settimana, mentre coloro che hanno una carnagione più scura possono notare un leggero “scolorimento” della pelle tatuata, che migliorerà nel tempo. È fortemente sconsigliata l’esposizione al sole e, nel caso, è necessario utilizzare una crema ad altissimo livello di protezione solare.

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