Sebastiano Rizzo: nel mio film faccio “Nomi e cognomi”


Il regista del film nomi e cognomi sebastiano rizzo
Nella foto da sinistra l'attore Enrico Lo Verso, il regista del film "Nomi e cognomi" Sebastiano Rizzo e l'attrice Maria Grazia Cucinotta

Nelle sale cinematografiche di tutta Italia, a marzo 2015, sarà proiettato il film “Nomi e Cognomi”, Draka Production, del regista Sebastiano Rizzo, che incontriamo  in Sicilia dopo il successo dell’anteprima nazionale alle Giornate Professionali di Cinema a Sorrento. Proviamo a scoprire come sia nata l’idea di raccontare una storia attuale che parli di mafia con discrezione senza utilizzare i soliti luoghi comuni.

Nomi e Cognomi” è un film d’inchiesta, che parla di mafia e giornalisti ammazzati da “cosa nostra”. Il film prende spunto dal corto “La ricotta e il caffè” dedicato a Pippo Fava.

“Tutto inizia da quel momento. È una storia che parla di ecomafia. Abbiamo voluto raccontare, attraverso l’artificio cinematografico, una storia intrisa dell’80% di realtà e il 20% di fantasia. Sentivamo l’esigenza di continuare il cammino intrapreso con “La ricotta e il caffè” e per la realizzazione del progetto è stato fondamentale l’apporto di Elena Fava. Si descrive la volontà di una classe di professionisti che, guidati da un direttore dal carattere forte, non si fa manovrare dal mafioso di turno”.

In questo film si focalizza l’anima del protagonista, Enrico Lo Verso, parlando di mafia in maniera insolita rispetto a ciò che cinema o tv ci propinano continuamente. Ci spiega questa scelta?

“Di solito emerge sempre il personaggio cattivo, influenzando in maniera assolutamente sbagliata chi è cresciuto in un contesto svantaggiato. “Nomi e Cognomi” è un film lineare che dà voce a tutta quella gente “comune” che lotta e non si piega. Pochi, o quasi nessuno, preferiscono parlare di coloro che a testa alta combattono in modo “silenzioso” le ingiustizie e le sopraffazioni senza colpi di scena,  perché non attira le masse. Qui si delinea la figura di Domenico Riva, un uomo dal carattere imponente e dalla professionalità indiscutibile. Credo che un film educativo in mezzo a dieci commerciali debba essere inserito, soprattutto, per le nuove generazioni”.

Il film uscirà nelle sale a marzo. Farete anche un giro di proiezioni nelle scuole?

“Sicuramente si. Abbiamo voluto rappresentare tutti quei giornalisti che fanno in maniera sana il proprio mestiere e non si fermano davanti agli ostacoli andando diritti verso la verità”.

Come definirebbe il suo film?

“È una fotografia di quella parte di professionisti che non s’inventano o si “sentono” giornalisti, perché hanno sfruttato l’onda di un caso mediatico. Nomi e cognomi è nato per tutti coloro che hanno deciso di sposare una causa, perché ci credono”.

Il cast è composto da personaggi importanti come Enrico Lo Verso, Maria Grazia Cucinotta, Ninni Bruschetta, Dino Abbrescia, Marco Rossetti e Mingo De Pasquale di Striscia la Notizia. Possiamo essere partecipi di qualche ciak o retroscena particolare?

“Maria Grazia ed Enrico già si conoscevano. Sin da subito si è instaurato un certo feeling e una grande armonia con tutti gli attori. Sul set si correva da matti, perché essendo un low budjet dovevamo rispettare i tempi ma la sera a cena ridevamo e scherzavamo, scaricando l’adrenalina. Facevamo lunghe passeggiate notturne studiando come realizzare meglio una scena o una battuta.

Continuerà su questo genere di film?

“Certamente. Sto lavorando a delle idee molto forti. Parlerò, tra un pò, di coloro che scompaiono all’improvviso tentando di descrivere le diverse posizioni in un contesto molto complicato”.

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