Mancano i fondi: il Salinadocfest si fa ma in versione “ridotta”


Inaugurazione tra le polemiche per il Salinadocfest che apre i battenti domani a Salina con la proiezione di “Cesare deve morire” di Paolo e Vittorio Taviani, il Festival cinematografico dedicato al documentario narrativo diretto da Giovanna Taviani, con la consulenza di Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto, promosso dall’Anfe, da Salina-Isola Verde e dai comuni di Malfa, Leni e Santa Marina. Mancano i fondi e il festival viene “compresso” in quattro giornate. E gli organizzatori parlano di “resistenza simbolica”.

 

Fino a domenica prossima, Salina ospiterà una serie di incontri e proiezioni, nonostante il blocco dei fondi regionali e comunitari che ha rischiato di far saltare l’appuntamento annuale alle Eolie. ‘In questo momento, segnato da pesanti tagli ai finanziamenti destinati alla cultura – sottolinea Giovanna Taviani – sentiamo l’esigenza di concentrare lo sguardo sul panorama italiano di quest’ultima sofferta stagione, con un Concorso Nazionale intitolato Quale Futuro? Nella certezza di trovare fra le nuove proposte i segni e le tracce di un sogno prossimo venturo la giuria assegnerà il Premio Tasca d’Almerita al miglior film”. Faranno parte della giuria la montatrice Ilaria Fraioli, la scrittrice Lidia Ravera, il direttore del FidMarseille Jean Pierre Rehm, i registi Gianfranco Rosi e Daniele Vicari.

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