Il Premio Gaetano Marzotto sbarca in Sicilia


Se è vero che gli alberi sono metafora di sapere e conoscenza, “coltivare le idee” è la via giusta per raccoglierle copiose nel “giardino dei talenti”. Questo il messaggio del “Premio Gaetano Marzotto”,  che ha fatto tappa in Sicilia.

«Cercare talenti ed aiutarli a sviluppare le loro capacità», questo l’obiettivo del Premio Gaetano Marzotto «basato sui tre concetti chiave di sostenibilità economica, innovazione e ricaduta sociale». Così Matteo Marzotto, Presidente dell’Associazione Progetto Marzotto ed imprenditore di successo, ha esordito rivolgendosi ai microfoni di Sicilia&Donna con un cortese, semplice “grazie”. Poi con un’eleganza di fondo che lo contraddistingue non soltanto nell’impeccabile mise, ma che traspare anche dal modo di porsi, ha continuato: «desidero intrattenere con voi una conversazione amicale e dire quello che ho nel cuore, sono un ottimista di fondo e credo in quel famoso “io speriamo che me la cavo”, in questo tempo, che non vorrei definire di crisi, dobbiamo guardare avanti e riuscire a vederci lungo, anzi lunghissimo come hanno fatto il nonno Gaetano e lo zio Giannino, il più brillante di suoi figli».

Matteo, come intende l’Associazione Marzotto coltivare le idee e quali le iniziative per farlo?

«Abbiamo un monte premi di 800.000 euro, messo a disposizione da Giannino Marzotto e dalla sua famiglia, come supporto all’avviamento dell’attività e attività di mentoring, tutoring, e formazione ad alto livello. La scuola di Direzione Aziendale di Vicenza oppure i grandi incubatori, le grandi università, le grandi banche e gli imprenditori stessi che possono fare da tutor in progetti specifici.»

L’importanza della formazione, certamente non un optional, ma -per restare in tema- un “concime” necessario?

«Senza formazione non si fa nulla, senza cultura non si fa nulla, senza cultura d’impresa non si fa nulla, mi pare che questa nostra intuizione di utilizzare le grandi scuole italiane e le grandi università come un network dal quale raccogliere adesioni per il nostro bando sia un’idea vincente perché, lo posso affermare, in Italia non si può fare business senza avere una fondazione; si può avere una straordinaria idea ma bisogna poi avere un sistema alla base per farla crescere, in Italia ci sono tanti talenti ma scarsa consapevolezza del fare sistema. »

Gaetano, un nonno d’eccezione, un esempio straordinario per l’imprenditoria del Novecento, quali in tre parole i segreti del suo successo?

«Coraggio, visione ed ottimismo! Nonno Gaetano, almeno 3 volte nella sua vita, ha rischiato tutto e non lo ha fatto solo per una contropartita materiale; lui  riconosceva che per colui che rischia il successo dovesse essere ben retribuito, ma tutto doveva comunque prevalentemente avere un tornaconto per la società. »

Premio Marzotto due tappe siciliane, oriente ed occidente, possiamo considerare dunque il terreno siciliano come un fertile “talent garden”?

«Assolutamente sì, da questa terza edizione abbiamo voluto coinvolgere il Sud Italia, la Sardegna e in particolare la Sicilia, riconoscendolo come una leva, un possibile terreno di talenti davvero formidabile. »

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