In Sicilia l’Amatori Catania è l’ovale d’eccellenza


CATANIA. A due giornate dal giro di boa del campionato di serie A di Rugby è tempo di bilanci in casa Amatori. Ne abbiamo parlato con Max Vinti bandiera e “vecio” – non certo per entusiasmo e passione – del quindici biancorosso.
“Speravamo – ci dice – in meglio considerato che la sconfitta con il Colorno (prima in classifica, ndr) ha guastato un po’ la nostra
tabella di marcia. Ricordiamoci pure che abbiamo due partite in meno, che verranno recuperate il prossimo febbraio durante la sosta imposta dal Torneo delle Sei Nazioni.”

Una sconfitta maturata più per demeriti che per effettiva superiorità dei parmensi (13 a 18) ma che continua ad attestare il proficuo lavoro dei responsabili tecnici e della dirigenza etnea. E in effetti puntare sui giovani pare essersi dimostrato una strada vincente.
“Si – conferma il tallonatore etneo – l’unica strada percorribile è solo questa. Il periodo è molto critico e le difficoltà sono innumerevoli, ma quella linea verde sta portando alla crescita giovani catanesi di valore. Dobbiamo continuare così e arriveranno i frutti sperati.” E tra i giovani un elogio a parte va certamente a Fabrizio Guglielmino, il pilone classe ’90 che sta maturando partita dopo partita. Domani nell’anticipo con l’Alghero si preannuncia una gara molto dura. I sardi sono al quinto posto in classifica nonostante siano partiti con un gap di 8 punti di penalizzazione.
Una squadra solida e completa in tutti i reparti, un attacco tra i più prolifici del torneo e un’apertura capace di sfruttare ogni minimo
errore e punirti. “E’ una partita – conferma Max Vinti – da prendere con le pinze. Eì vero che abbiamo qualche problema di formazione considerato che mancheranno Delfino, Zappalà entrambi fuori per infortunio per infortunio, Grimaldi e Garozzo, indisponibile per motivi di lavoro”. Al drappello vanno inoltre aggiunti poi gli acciaccati: Vasta (qualche problema alla schiena) Parisi (alle prese con una caviglia in disordine), lo stesso Vinti (crociato rotto). Ciò nonostante il clan etneo è compatto, il morale e buono e lo stesso Ezio Vittorio subito dopo la partita con il Colorno, ancora sull’erba del Goretti, aveva spronato ed esortato i suoi a reagire alla sconfitta proprio nel match contro l’Alghero. Insomma una verifica importante che spetta al quindici etneo in un momento particolare per il rugby siciliano. La scomparsa infatti del S. Gregorio sposta il peso di rappresentare il mondo ovale siciliano sulle spalle
dell’Amatori. Quale riflessione vi sentite di fare a riguardo? “Per la sicilia rugbistica – conferma Vinti – la scomparsa in questo
modo del San Gregorio è un colpo assai duro da assorbire. Ma l’Amatori Catania sapra essere la punta di diamante per il rugby siciliano anche da sola”.

Articolo Precedente Al Katané i prodotti d'eccellenza al Temporary store
Articolo Successivo Il Centro Commerciale Naturale Etnea crea "Ct center"

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *