Contaminazione industriale in Sicilia: a Catania esperti a confronto


Catania ospiterà la due giorni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul tema “Biomonitoraggio basato su indicatori di esposizione a sostanze chimiche inquinanti”. Un argomento che riguarda da vicino il territorio siciliano interessato dalla presenza di tre Aree ad elevato rischio di crisi ambientale (il polo Siracusano, Gela e Valle del Mela). Nel corso dei lavori – che si terranno nei locali del NH Hotel Bellini con la presenza dei massimi esperti del settore a livello mondiale – sarà illustrato ed approfondito il progetto che l’Oms sta svolgendo in Sicilia sulla contaminazione industriale e la salute in Sicilia finanziato dalla Regione ed in particolar modo dallo Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto, diretto da Antonino Cuspilici, con la collaborazione dei tre Atenei siciliani e del Cnr di Catania.

 

Tra gli obiettivi dei lavori la selezione di inquinanti e biomarcatori per monitorare l’attuazione degli impegni contenuti nella Dichiarazione di Parma finalizzata a ridurre l’esposizione ad inquinanti ambientali e l’individuazione di metodologie standardizzate di raccolta dei dati che saranno utilizzati per lo sviluppo del progetto siciliano per affrontare i siti industrializzati contaminati.

I lavori saranno aperti giovedì 19, alle 9,10, con l’intervento del professore Cuspilici dello Sportello regionale “Aerca-Agenda 21-Amianto”.

A seguire saranno illustrate le esperienze nazionali ed internazionali sul biomonitoraggio umano finalizzate all’indagine proposta dall’Oms grazie agli interventi di Andrey Egorov, Pierpaolo Mudu, Concetto Puglisi, Ruth Etzel, Ludwine Casteleyn, Argelia Castano, Jacob De Boer, Francesco Squadrito, Greta Schoeters, Kerstin Becker, Fillol Clemence, Antonia Calafat, Milena Horvat, Lisbeth Knudsen.

Venerdì 20 aprile, dalle 9, saranno presentati i risultati dei gruppi di lavoro ed il relativo elenco dei biomarcatori, design studio, organizzazione, supporto tecnico agli Stati membri e le indagini pilota.

Articolo Precedente Luca Verdone: "La cultura è il petrolio del nostro Paese"
Articolo Successivo Tango, al via la "Gran Fiesta de la Primavera"

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *