Simone Iannuzzi: un catanese nell’Olimpo dei film di animazione


Simone Iannuzzi: un catanese nell'Olimpo dei film di animazione

Da bambino guardava i cartoni animati sognando un giorno di realizzarli. “Sono cresciuto con i classici Disney prima e con quelli Pixar dopo”. Simone Iannuzzi ha 33 anni ma in un modo o nell’altro i cartoni animati sono rimasti nella sua vita. La prospettiva oggi però è, com’è ovvio, cambiata. Sognava di realizzarli e c’è riuscito.
Simone Iannuzzi lavora come lighter e compositor per la Bardel Entertainment che realizza progetti di animazione per bambini e che ha vinto il Daytime Emmy Award for Outstanding Children’s Animated Program, il premio assegnato ogni anno dal 1985 dalla Academy of Television Arts & Sciences.
La serie premiata è The Dragon Prince di Netflix, ambientata in un mondo immaginario. I protagonisti sono due fratellastri, Callum ed Ezran, che insieme all’elfa Rayla viaggiano per restituire un uovo al re dei draghi. L’obiettivo è di impedire lo scontro tra uomini ed elfi.
Abbiamo contattato Simone Iannuzzi a Vancouver dove oggi vive e lavora.
Ecco l’intervista rilasciata a Sicilia&Donna

Intervista a Simone Iannuzzi

Ci spieghi meglio il tuo lavoro e il tuo ruolo nel team?
“Mi trovo alla fine di una catena di montaggio che comprende modelli 3D, texture, animazione, effetti speciali. Il compito finale è di assemblare tutto completando il lavoro con le giuste luci anche su indicazioni del regista. In sintesi: diamo l’effetto 2D a mondi e personaggi 3D”.

Dopo la laurea in Informatica all’Università di Catania sei sbarcato alla Mainframe Studios a Vancouver in Canada. Proviamo a sintetizzare le esperienze di lavoro più importanti?
“Ho seguito un master in Computer grafica e produzione 3D a Roma alla Rainbow CGI dove sono stato assunto come lighter e compositor per la produzione delle Winx. Mi sono quindi trasferito a Vienna. Avevo però voglia di crescere e sperimentare ancora. Così ho scelto Vancouver anche grazie all’offerta di lavoro per la Bardel Entertainment con cui lavoro a tutt’oggi. Mi piace sottolineare anche l’esperienza per l’azienda Sony Animation, vincitrice dell’Oscar”.

Ci sarà un’altra serie di The Dragon Prince?
“Sì, ci sarà un’altra serie, tra l’altro già stata annunciata”.

A che altri progetti stai lavorando?
“Stiamo realizzando un film su Barbie per la Mattel”.

Parliamo di te. Come ti trovi in Canada?

“Benissimo. Inizialmente è stato difficile. Ti trovi in un Paese che non conosci e devi partire da zero. Poi inizi ad abituarti e devo dire che i canadesi sono veramente molto cordiali”.

Cosa ti manca della Sicilia?
“Mi mancano prima di tutto gli affetti e poi la qualità del cibo”.

Non vorrai farmi credere che non arrivi puntuale il pacco con i prodotti di casa?
“Ebbene sì, lo confesso. Ne sto aspettando uno”.

Da bambino sognavi di realizzare cartoni animati e il sogno è diventato realtà. Cosa sogno oggi per il tuo futuro?
“Ti confesso che il mio sogno più grande oggi è di mettere radici. Ho viaggiato tanto ma sento il bisogno di stabilirmi e il Canada mi sembra un luogo perfetto dove potere vivere, specie se lavori per la Bardel Entertainment…”.

Articolo Precedente Covid19. Gli studenti: “Avevamo tutto ma non ne eravamo consapevoli“
Articolo Successivo Quando il gioco d’azzardo incontra la follia

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *