Tania Bambaci: “I sogni a volte si avverano”


Grandi occhi scuri che guardano lontano e sognano il cinema ad alti livelli, questo è il sogno di Tania Bambaci che già all’attivo vanta ben due film di produzione americana. “I progetti che intendo realizzare sono tutti molto ambiziosi, ma lotterò per realizzare i miei sogni”. Incontriamo la giovane attrice messinese in occasione della presentazione del film horror “The perfect husband”, girato a Catania. Il cast è formato da attori americani, inglesi e italiani emergenti. Tania Bambaci, originaria di Barcellona Pozzo di Gotto, è l’unica italiana.

Qual è il suo ruolo?

“Interpreto una psicologa. La vita coniugale di una giovane coppia viene distrutta dalla perdita del figlio e da questo tragico evento iniziano i problemi tra i due. I protagonisti non vivono più una normale  quotidianità; infatti in seguito a questo trauma il marito cercherà di allontanare la moglie dai luoghi del ricordo e della sofferenza. I due coniugi vanno in vacanza in un bosco sperduto nel quale succederanno molte cose strane …”.

Con qualche collega si è instaurato un rapporto particolare? C’è stato qualcuno che l’ha aiutata magari nel ripetere le scene?

“Con Bret Roberts o con Gabriella Wright si è instaurato un rapporto fantastico. Bret Roberts mi ha aiutato a studiare e perfezionare alcune battute del mio ruolo”.

Ricorda il suo provino?

“Certo. Mi hanno dato una parte da memorizzare all’istante; non si possono descrivere l’emozione, la paura e l’incoscienza di quell’attimo. Sono grandi sentimenti che si devono provare fino all’ultimo giorno di questo mestiere, perché se non c’è più la passione per quello che si sta facendo meglio evitare di spendersi in questo campo”.

Lei vive una quotidianità diversa dalle sue coetanee non ha paura di volare troppo in alto con la fantasia e di non rimanere con i piedi per terra?

“Ho sempre sognato di fare l’attrice. Ho già girato a 22 anni ben due film e sono contentissima di tutto quello che sto vivendo. Antonio Chiaramonte, il produttore, sta investendo molto su di me e sulla mia immagine. Non ho paura di entrare a far parte di questo mondo, perché è quello che voglio fare”.

Dall’11 aprile nei cinema italiani abbiamo la possibilità di poter vedere “Midway”. Un altro film in cui è protagonista. Parliamo di quest’altra esperienza?

“In questo film sono Emma, una ragazza lasciata dal fidanzato, che viene coinvolta dal fratello a fare una gita con degli amici in un bosco. Questo è un film molto particolare, anch’esso horror, che parla dei fenomeni EVP, ovvero delle voci dei morti registrate elettronicamente. Ci sono delle voci di spiriti  intrappolate tra il mondo dei vivi e quello dei morti; infatti questo è un fenomeno certificato dagli studiosi dell’occulto. In questa gita accadono cose particolari, che lasciano gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine. Il gruppo di viaggio è composto da sei ragazzi, ma alla fine non tutti torneranno a casa”.

Da cosa dipende, secondo lei, il successo di un film?

“Sicuramente dalla bravura degli attori e dalla pubblicità che viene fatta al prodotto cinematografico. Sono due cose inscindibili per la realizzazione di un buon risultato”.

Prossimi progetti lavorativi?

“Molti. Sto studiando nuovi copioni, ma per scaramanzia non voglio parlarne”.

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