Confcooperative al servizio del sistema sanitario regionale


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L’appello di Confcooperative Sicilia, indirizzato all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, punta l’attenzione sull’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi), ossia quel complesso di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, integrati con i servizi socio-assistenziali, che le cooperative erogano gratuitamente al domicilio dei pazienti anziani, disabili o in condizioni di ridotta o non autosufficienza, operando in convenzione con le Asp locali.
La tipicità di questi servizi pare essere in perfetta linea con il periodo di pandemia che striamo attraversando. Per questo motivo Confcooperative sottolinea la volontà delle cooperative sue associate a fare la loro parte dando un contributo concreto supportando il duro lavoro svolto quotidianamente dalle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, che si occupano di trattare il paziente, affetto da Covid, in casa o tramite visite e consulti a distanza.

Il presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, sottolinea: “Le nostre cooperative, da sempre sensibili ai bisogni dei più fragili e alle sfide sociali, sono pronte a mettersi a disposizione del Servizio sanitario regionale, e il loro apporto sarebbe quanto mai prezioso in un momento, come quello che stiamo vivendo con la seconda fase della pandemia, in cui la sanità pubblica è in sofferenza. Ecco perché chiediamo all’assessore Razza di aprire, a stretto giro, i termini per l’accreditamento istituzionale al servizio Adi”.

ll bando era atteso per i primi mesi dell’anno in corso, ma l’emergenza Covid ha rideterminato le priorità. “Crediamo, invece, che sia proprio l’attuale realtà emergenziale – prosegue il presidente di Confcooperative Sicilia – a rendere necessaria non solo la celere apertura della procedura di accreditamento, ma anche l’estensione dell’Assistenza domiciliare integrata al trattamento dei pazienti Covid positivi”.

Altrettanto prioritaria, per Confcooperative Sicilia, è, inoltre, la questione relativa all’emanazione dei nuovi Lea, i Livelli di assistenza sanitaria: “È urgente – conclude Mancini – riscrivere i servizi e le prestazioni che il Servizio sanitario regionale eroga ai cittadini, ponendo l’accento proprio sull’assistenza territoriale integrata. Non possiamo ignorare l’incremento della domanda di salute, che, con l’allungamento della vita media della popolazione e l’insorgenza di nuovi bisogni, ci impone anche di ‘deistituzionalizzare’ l’assistenza, garantendo invece servizi di ‘prossimità’, che mettano il paziente in condizione di essere assistito in casa, in modo completo e tempestivo”.

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