Addio Luigi Prestinenza, maestro di giornalismo


Dal pallone alle stelle. Le due grandi passioni di Luigi Prestinenza, il “dottore Gigi” come lo chiamavano con rispetto, e affetto, i suoi allievi in quella scuola di giornalismo che era La Sicilia. Competente cronista sportivo, obiettivo e lucido critico di una squadra che aveva seguito dal paradiso all’inferno, Prestinenza aveva trovato nel giornalismo scientifico un’altra occasione per esprimere la sua grande curiosità professionale. La sua firma appariva su testate nazionali e, ormai veterano, mostrava quegli articoli con l’entusiasmo di un ragazzino.

 

Il mio percorso professionale si è incrociato con lui nella seconda metà degli anni Novanta, quando andai a ricoprire il ruolo di capo Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania, mentre lui, dirigeva il periodico dell’Ente. Ci ritrovammo a lavorare in sinergia, fu un’esperienza importante per me che, fino a non molti anni prima, leggevo i suoi resoconti sportivi con ammirazione e, lo confesso, con la speranza di poter percorrere le sue stesse tappe professionali.

Esponente dell’Ordine per molti anni, riferimento instancabile dell’Unione stampa sportiva italiana, finché le condizioni di salute glielo hanno permesso non si è risparmiato con una generosità che è difficile trovare nei giovani aspiranti giornalisti d’oggi.

Con lui scompare una delle ultime figure di “maestro di giornalismo, presenti ”, nelle redazioni di una volta, quando si formavano i cronisti dei vari settori, tra rimproveri, articoli cestinati, nel senso letterale del termine, e rare soddisfazioni.

Mi piace pensare che adesso vedrà le stelle da vicino e lo stadio “Massimino” sarà un puntino verde, lontanissimo.

 

Articolo Precedente Mama Africa Festival: quattro giorni di musica
Articolo Successivo Nello Musumeci sulla scomparsa di Prestinenza: "Grave perdita"

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *